Una spiegazione, certo basata su sensazioni personali ma confortata dal percorso artistico e progettuale di Max Ingrand, che si tratti di un oggetto quasi liturgico, vicino alle forme pure del sacro. Forme primarie ma del tutto organiche, preziosità e sacralità, appunto, del vetro soffiato e sabbiato.
Ingrand è stato direttore artistico di FontanaArte dal 1954, anno di nascita della lampada, e per circa un decennio, succedendo a due ‘mostri sacri’ quali Gio Ponti e Pietro Chiesa e risollevando l’azienda dopo il conflitto mondiale. Nel suo lavoro anche vetrate artistiche per chiese e una produzione quale mastro vetraio che gli valse la Legion d’Onore francese.
Ecco, questa lampada in varie misure e colori (anche nuovi), ha in sé, quasi come summa, tutto il portato artistico di Ingrand, ed è diventata intramontabile icona senza tempo.
Luce e colore sono certamente i più specifici elementi in natura. Con loro abbiamo serenità, movimento, vita. Max Ingrand
designer: Max Ingrand
produttore: FontanaArte - fontanaarte.com
prezzo: da € 480
progettata nel: 1954
idea: una lampada che aspirasse all’immortalità (e oggi è anche a Led!).
materiali: paralume e base in vetro soffiato satinato, montatura in metallo verniciato.
segni particolari: ha due sorgenti luminosi (due lampadine nella base e due nel paralume) che si possono accendere anche separatamente.
varianti: bianca... quella più classica è bianca opalina. Poi c’è quella nera, cui oggi si affiancano le nuove grigio chiaro e viola ametista. 3 le misure: ø cm 20x34h; ø cm 32x53h; ø cm 47x78h (soltanto nera e bianca).
Lo sapevi che: Fu originariamente chiamata ‘1853’ e solo più tardi Fontana.
Per gli appassionati di design ‘1853’ rimane ancora oggi il suo soprannome.