Questo appartamento in un palazzo del 1901 nel centro di Barcellona è stato riprogettato dalla interior designer Margo Kashina (@marka_interiors) per una giovane famiglia. «Ispirati dall'amore dei clienti per la fotografia in bianco e nero, abbiamo scelto una base di tonalità monocromatiche, addolcite con accenti delicati» dice Margo.
La zona più luminosa, che si affaccia sulla strada ed è caratterizzata da finestre alla francese, ospita il soggiorno e la cucina. «Abbiamo deciso di incorporare pezzi di design vintage abbinati a elementi iconici moderni» spiega Kashina. Nel living, sedia in pelle nera di Noboru Nakamura anni '70 di IKEA, scrittoio antico del XIX secolo.
I mobili della cucina lineare e 'pulita' sono realizzati su misura. Il tavolo rotondo in metallo è stato acquistato su La Redoute ed «era l'abbinamento perfetto per le sedie vintage degli anni '80, comprate all'asta online». Lampadario di Aromas del Campo.
«Con i proprietari abbiamo deciso di posare un pavimento in legno in tutto l'appartamento, una scelta rara a Barcellona» spiega Margo. In primo piano nella foto, tavolino e tappeto di H&M Home.
Consapevole del budget limitato per gli arredi, Margo ha combinato pezzi vintage e iconici con mobili economici trovati su marketplace online.
Consolle di Kare Design con pannelli in vetro, specchio asimmetrico di Zara Home, lampadario di Aromas del Campo. Il disegno a carboncino è di fine XIX secolo.
Le persiane verdi del soggiorno sono state restaurate e sono diventate un punto focale, incorniciate da tende di lino bianco che sfiorano il pavimento. In primo piano la sedia di Noboru Nakamura per IKEA Svezia anni '70 con sgabello Bore: accanto, uno scrittoio antico in legno intagliato dei primi del '900. Tende e bastoni di Zara Home.
Nel living un concentrato di design e di stili diversi. Due gli elementi che si prendono la scena: il divano a righe di Procomobel Spagna e il lampadario iconico Zettel'z 5 di Ingo Maurer. Sgabelli in legno di Tikamoon, tavolino in travertino di Vincent van Duysen x Zara Home, tavolo in vetro vintage anni '80. Pannelli murali realizzati su misura da ante Ikea Pax.
«Il proprietario dell'appartamento è tornato da un viaggio in Scandinavia con una sedia safari di Wilhelm Kienzle degli anni '70, che abbiamo collocato nella lounge» svela Kashina. Panchina di La Redoute, cesti di Zara Home.
Tra le due finestre del living Margo ha collocato un comò antico verde scuro con intagli elaborati: gli fanno 'compagnia' due sgabelli in legno di Tikamoon.
Nella camera matrimoniale, dai colori neutri ed essenziale: struttura letto di Westwing, tavolino e sgabelli in legno di Maison du Monde, tessili di Zara Home.
Vista la vicinanza del letto all'armadio, Margo ha optato per un comodino con lampada da tavolo di Maison du Monde da una parte, e per una piccola mensola in metallo di H&M Home dall'altra.
Nella suite della camera da letto Margo ha progettato una soluzione insolita: due porte scorrevoli nascondono una nicchia per la doccia, mentre sanitari e lavabo sono stati collocati nell'ex balcone.
A terra, un poster di una mostra di Salvador Dalí degli anni '70.
Pezzi di design d'epoca abbinati a elementi iconici moderni: con questo 'concept' l'interior designer Margo Kashina ha riprogettato un interno di 85 mq a Barcellona. Le sfide? I tempi stretti e il budget limitato. Il risultato? Una casa piena di charme
«Progettare e dare forma agli interni è la mia professione da circa 20 anni» dice Margo Kashina, interior designer con studio a Barcellona, in Spagna. «Ho una formazione in fashion design e la moda continua a influenzare il mio processo di progettazione: seguo il principio della dominanza, in base al quale un interno, come un abito, è definito da un singolo pezzo d'accento che ne fissa lo stile.
«Ho lavorato a diversi progetti, dagli hotel ai centri fitness, ma il restyling di interni privati pieni di storia è quello che mi dà più gioia» spiega Margo.
«Questo appartamento di 85 metri quadrati nel cuore diBarcellona è la casa di una giovane famiglia. Mi hanno chiesto di progettarlo, ristrutturarlo e arredarlo in un tempo breve: solo tre mesi. Poiché la coppia lavora da casa, era fondamentale creare uno spazio dove potessero vivere e lavorare comodamente.
«Dato il breve tempo a disposizione, abbiamo discusso il concept insieme davanti a una tazza di tè. Ispirati dall'amore dei clienti per la fotografia in bianco e nero, abbiamo scelto una base di tonalità monocromatiche, addolcite con accenti delicati, e di incorporare pezzi di design vintage abbinati a elementi iconici moderni».
La disposizione delle stanze
L'appartamento, situato in un edificio del 1901 nel centro storico di Barcellona, aveva una disposizione ottimale che richiedeva pochissime modifiche. La zona più luminosa, che si affaccia sulla strada ed è caratterizzata da finestre alla francese, ospita il soggiorno e la cucina.
Inusualmente per Barcellona, anche la parte posteriore dell'appartamento è ben illuminata, grazie alle finestre che si affacciano su un rigoglioso cortile, rendendola uno spazio privato ideale per la camera da letto, che include un bagno en suite. Per ottimizzare lo spazio, la lavatrice e l'asciugatrice sono state integrate nei mobili della cucina e nascoste dietro pannelli.
«Nella suite della camera da letto, ho progettato una soluzione insolita: una nicchia per la doccia, mentre il WC e il lavabo sono stati collocati nell'ex balcone, dietro una parete scorrevole» dice Margo. Tutte le mensole sono state realizzate su misura.
Le finiture interne
Anche se è una scelta rara a Barcellona, i clienti hanno optato per un pavimento in legno in tutta la casa, con tonalità neutre, armadi a muro e pareti dipinte. «Abbiamo creato lo sfondo ideale per una composizione di pezzi di varie epoche» spiega Margo. «Quando sono entrata nell'appartamento appena dipinto, dove gli unici accenti forti erano le persiane verdi d'epoca, ho capito che la "tela" era pronta».
«Nell'area lounge ho aggiunto pannelli bianchi minimalisti realizzati con ante dell'armadio Pax di Ikea. Le persiane del soggiorno sono diventate un punto focale, incorniciate da tende di lino bianco che sfiorano il pavimento, aggiungendo ritmo e un effetto visivo di maggiore altezza».
L'arredamento e le decorazioni
Per mobili, illuminazione e decorazioni il budget era di 10.000 euro, che inizialmente sembrava una sfida. Impresa riuscita: il progetto è stato chiuso con una spesa totale di 10.340 euro.
«Nell'area living ho curato un mix di pezzi a contrasto. Il nostro primo acquisto è stato un set di sedie da pranzo vintage degli anni '80, comprate all'asta online. Sapevamo già quale stile di tavolo da pranzo desideravamo, e le sedie si adattavano perfettamente. Quello stesso giorno, abbiamo deciso di includere il lampadario di Ingo Maurer, che è diventato l'elemento stilistico chiave della zona lounge».
Un divano a righe bianco e nero ha poi aggiunto un forte elemento grafico. «Consapevole del budget limitato, ho combinato pezzi vintage e iconici con mobili economici trovati su marketplace online».
«Il tavolo rotondo in metallo di La Redoute era l'abbinamento perfetto per le sedie vintage. Per il soggiorno, ho trovato un antico scrittoio in legno intagliato dei primi del '900, un omaggio alla storia dell'edificio, e una sedia spagnola d'epoca per l'ingresso. Il mio cliente è tornato da un viaggio in Scandinavia con una sedia safari di Wilhelm Kienzle, che abbiamo collocato nella lounge. Inoltre, ho trovato una poltrona Noboru Nakamura per IKEA degli anni '70, ideale per lavorare con il laptop».
Accanto al divano, un tavolino minimalista in marmo di Vincent Van Duysen per Zara Home è completato da una coppia di sgabelli in legno di Tikamoon. «Amo arricchire i miei progetti con pouf, sgabelli e tavolini: aggiungono profondità, versatilità e funzionalità» dice Margo. «I pouf, ad esempio, possono trasformarsi all'istante in tavolini o essere facilmente spostati in cucina, sul balcone o nei bagni. Fotografie, poster vintage e stampe grafiche sono state acquistate nei mercatini delle pulci e su eBay. I clienti possedevano una litografia del 1963 di Jean Cocteau, alla quale ho aggiunto un disegno a carboncino di fine Ottocento, collegando passato e presente.
L'illuminazione
Il design dell'illuminazione è stato attentamente studiato. «Ho usato luci d'accento per suddividere gli spazi, aggiungendo prese a mezza altezza per lampade e caricabatterie per laptop. Integro sempre numerose lampade da terra e da tavolo nei miei progetti, per offrire molteplici scenari di illuminazione, e questo progetto non ha fatto eccezione».
Il budget
«Sorprendentemente, il mio più grande successo non è stato un elemento specifico di design, ma l'aver completato il progetto nei tempi e nel budget. Raggiungere questo equilibrio è stata una sfida, ma poiché i clienti ed io avevamo una visione chiara fin dall'inizio, tutto è andato per il verso giusto» spiega Kashina.
Per restare nei 10.000 euro, la designer ha creato un foglio di calcolo dettagliato con ogni pezzo, decorazione e accessorio, assegnando un costo preliminare a ciascuno. Ha poi regolato e riallocato i fondi secondo necessità. «Sono anche felice di aver convinto i clienti a scegliere il divano a righe, nonostante le loro iniziali esitazioni, e di aver aggiunto il lampadario iconico Zettel'z 6 di Ingo Maurer, un vero e proprio pezzo d'arte che ora impreziosisce la loro casa».
Le ispirazioni
Spiega Margo Kashina: «Il mio principio guida non è quello di replicare gli interni storici, ma di reimmaginarli incorporando soluzioni moderne, pezzi di design iconici e arte concettuale. In ogni progetto considero la posizione, la storia del luogo e l'architettura dell'edificio».
Per oltre 20 anni Margo ha collezionato mobili d'epoca, studiando e restaurando pezzi unici. «Questa esperienza mi permette di creare interni come spazi con storie, non solo stanze piene di mobili. Per ogni progetto cerco qualcosa di straordinario, che si adatti perfettamente al cliente e alla sua futura casa».
Racconta Margo che alcuni pezzi sembrano "trovarla" per magia, altri le richiedono mesi di ricerca per l'abbinamento perfetto.
«Ho imparato l'arte di combinare elementi accessibili e di largo consumo con pezzi di design iconici. Le sfide sono gratificanti quanto i successi: nessun progetto va mai completamente secondo i piani. Seguo una regola d'oro: non avere fretta di risolvere i problemi sul posto. Fermatevi, riflettete. Nel 30% dei casi, il problema si risolve da solo. In caso contrario, con il tempo emerge una soluzione equilibrata. Questa regola non vale solo per l'edilizia, ma per la vita stessa. Testato e collaudato!».