Tra stile shabby (ma non troppo romantico) e scandinavo, ecco come una nostra lettrice ha arredato la sua casa. Inclusa la libreria in cartongesso progettata su misura
Sandra ci scrive raccontanto il progetto di ristrutturazione della sua casa. «Ho sempre desiderato una libreria a ponte e quando il progettista (che è una persona cara e mi conosce bene) me l'ha proposta, mi è sembrato di sognare: è intorno alla libreria che si sono sviluppati l’idea e il progetto della casa. Abbiamo deciso di realizzarla in cartongesso principalmente per abbattere i costi, ma anche perché ci piaceva il gioco di pieni e vuoti, l’effetto nicchia creato dallo spessore del cartongesso.
Al momento di arredare la casa mio marito mi ha dato carta bianca, ma io non avevo in mente uno stile preciso. Sapevo solo che pur senza arrivare agli estremi del total white il bianco avrebbe dovuto sicuramente dominare, e che l'effetto finale non sarebbe dovuto essere troppo moderno. Il che mi ha portato a guardare con particolare interesse allo stile shabby e allo stile vintage scandinavo. Dello stile shabby amo l’abbondanza di bianco e i pezzi di recupero, ma non mi piace quando l’effetto finale diventa troppo lezioso e romantico. Ecco perché ho preferito scegliere solo alcuni elementi di questo stile come il tavolo (forse più country che shabby, un tributo alle mie origini campagnole), la madietta e lo scrittoio in camera e ho scelto di abbinarli a linee pulite di ispirazione nordica. Sempre allo stile 'scandi' mi sono ispirata per la decorazione delle pareti. Il divano ampio e scuro è un compromesso con la maggioranza maschile della famiglia: io ne avrei scelto uno dal piedino vintage e dall’aspetto più snello e decisamente più scomodo.
Ho pensato di abbinare al tavolo shabby-country delle sedie trasparenti in policarbonato per staccarmi dallo stile del tavolo (che avrebbe dovuto dare l’impressione di essere stato recuperato dalla casa della nonna in campagna) cercando di evitare allo stesso tempo l’effetto accozzaglia. E anche perché la trasparenza avrebbe dato l'impressione di occupare poco spazio, il che non guasta in un living piccolo come il nostro».
Al momento di arredare la casa mio marito mi ha dato carta bianca, ma io non avevo in mente uno stile preciso. Sapevo solo che pur senza arrivare agli estremi del total white il bianco avrebbe dovuto sicuramente dominare, e che l'effetto finale non sarebbe dovuto essere troppo moderno. Il che mi ha portato a guardare con particolare interesse allo stile shabby e allo stile vintage scandinavo. Dello stile shabby amo l’abbondanza di bianco e i pezzi di recupero, ma non mi piace quando l’effetto finale diventa troppo lezioso e romantico. Ecco perché ho preferito scegliere solo alcuni elementi di questo stile come il tavolo (forse più country che shabby, un tributo alle mie origini campagnole), la madietta e lo scrittoio in camera e ho scelto di abbinarli a linee pulite di ispirazione nordica. Sempre allo stile 'scandi' mi sono ispirata per la decorazione delle pareti. Il divano ampio e scuro è un compromesso con la maggioranza maschile della famiglia: io ne avrei scelto uno dal piedino vintage e dall’aspetto più snello e decisamente più scomodo.
Ho pensato di abbinare al tavolo shabby-country delle sedie trasparenti in policarbonato per staccarmi dallo stile del tavolo (che avrebbe dovuto dare l’impressione di essere stato recuperato dalla casa della nonna in campagna) cercando di evitare allo stesso tempo l’effetto accozzaglia. E anche perché la trasparenza avrebbe dato l'impressione di occupare poco spazio, il che non guasta in un living piccolo come il nostro».