Il salotto della Jazz e Cioccolato Guest House di Perugia. In origine questa stanza era una camera da letto, dopo il restyling della casa è diventata una zona di relax condivisa per gli ospiti. Al divano di linea moderna sono affiancati ricordi di viaggi di famiglia, mobili di recupero e pezzi di modernariato.
Sopra al mobiletto rétro per i liquori, tra i pezzi fatti restaurare dalla proprietaria, è stata appesa una vecchia stampa pubblicitaria della Perugina, l'azienda storica della città.
Il giradischi nel living è un pezzo di modernariato acquistato nel 2015 in un mercatino dell'usato di Perugia. «Perfettamente funzionante, è a disposizione degli ospiti che gradiscono molto mettere della musica mentre sorseggiano del vin santo offerto dalla casa» racconta Eugenia. «Sotto al giradischi c'è uno stereo regalato da mio papà per la laurea di mia madre nel 1986. I vinili esposti fanno parte di una collezione di famiglia, ma ogni tanto ne compriamo uno nuovo».
Sulla parete frontale rispetto al divano, nella zona living, c'è una vecchia madia di famiglia oggi restaurata che, nel suo precedente utilizzo, era presente in una camera da letto insieme a due comodini. Uno dei due è stato recuperato, dipinto di bianco e utilizzato sempre nel salotto come appoggio liquori.
All'ingresso della guest house è stata posizionata una consolle minimalista, circondata da memorie di viaggi: il quadro è un ricordo di una luna di miele di famiglia, l'anfora portaombrelli è stata acquistata durante un viaggio in Tunisia. Le applique, mantenute nella stessa posizione, sono state salvate durante il restauro.
Per dare luminosità alla zona accoglienza Eugenia, di professione designer (è lei che ha curato il progetto di restyling) ha ridipinto le porte interne di bianco e ha mantenuto quella vetrata del bagno proprio di fronte all'ingresso.
La cucina è funzionale, con uno stile a metà tra l'industrial e il rustico. Un'antica credenza restaurata in legno e vetro contiene piatti e bicchieri.
Per la 'camera del jazz' sono stati scelti arredi in ottone, legno scuro, pelle. «La boiserie, anche qui come in tutta casa, gioca con il colore grigio e la tridimensionalità della parete e va a dare uno sfondo alla testata del letto in ferro battuto» spiega Eugenia.
L'armadio in legno antico ha la specchiera in battuta e riflette il lampadario minimalista metallico in stile rétro-industrial scelto per illuminare la stanza di sera.
Un tocco inaspettato di color rosso fuoco fa da "angolo cabaret" nella stanza del jazz, grazie a una poltroncina per appoggiare i vestiti e il paravento jungle.
Per la 'camera del cioccolato' è stata scelta una moodboard nei toni del marrone, con trama a scacchi e un tema morbido e avvolgente. La testata del letto è candida e dalle forme principesche. I comodini in legno hanno un design originale e ospitano due lampade da tavolo con ispirazione vintage.
A rendere la stanza del 'cioccolato' estremamente luminosa sono due grandi finestre con doppia esposizione. Da notare anche la scelta di dipingere il soffitto di marrone chiaro, che crea un elegante effetto 'scatola'. L'armadio ricorda la scacchiera di una tavoletta di cioccolato.
Uno specchio antico, ricavato da un'anta di un armadio, è stato appoggiato all'angolo tra due pareti e riflette una poltroncina bassa a trama optical, comoda per appoggiare i vestiti.
«In questo bagno essenziale tipicamente anni '40 tutti i sanitari sono stati rinnovati, facendo attenzione a mantenere intatte tutte le piastrelle» racconta Eugenia.
Nel bagno la vasca è stata sostituita con una doccia e si sono mantenuti anche tutti i portasapone, «un elemento che nelle case moderne non si trova più ma che connota alla perfezione un'epoca passata» dice Eugenia.
«La nostra guest house aveva un bellissimo pavimento d'epoca nascosto in parte da scelte sbagliate. Grazie a un lavoro di restauro gli abbiamo dato nuova vita, rispettando la personalità originaria dell'appartamento».
Il vecchio ingresso si presentava buio e angusto. Hai notato? Lo specchio che era posizionato sopra il mobile d'anticamera è stato recuperato (e valorizzato) per prendersi tutta la scena in salotto.
Una ristrutturazione rispettosa, un recupero sapiente e sostenibile degli arredi, un progetto di accoglienza familiare. La nostra lettrice Eugenia ci racconta come un appartamento degli anni '40 è diventato un punto ospitalità per gli amanti dell'Umbria, del jazz e del cioccolato!
Eugenia Aurora Belli è una nostra affezionata lettrice di Perugia che vive e lavora a Milano. Ci scrive per presentarci un progetto familiare che si è trasformato da sogno a realtà: «Mia madre Stefania, avvocato prossima alla pensione,ha acquistato una proprietà nel centro storico di Perugia con il desiderio di farne una guest house per chi viene in città ad apprezzare le tipicità dei nostri luoghi: i paesaggi umbri, la musica jazz e il cioccolato».
«Il mio ruolo» continua Eugenia, di professione designer, «è stato quello di restituire il significato di accoglienza tramite una ristrutturazione curata nei minimi dettagli e un'attenzione particolare al restauro di oggetti già presentinella precedente destinazione d'uso, curati da Archivio.14».
L'appartamento di 85 mq fa parte di una palazzina degli anni '40 ed è caratterizzata da un ingresso che fa da spartiacque tra tutte le stanze, una cucina, una sala, un ripostiglio, un bagno e due camere da letto secondo i due temi scelti dalla mamma: il jazz e il cioccolato, che danno anche il nome alla guest house. Vediamoli nel dettaglio.
L'ingresso
«Da spazio e disimpegno per scarpiere e ombrelli l'abbiamo trasformato nella zona di presentazione della dimora» spiega Eugenia. «L'ospite viene introdotto in un ambiente luminoso che comunica subito l'anima del progetto, a cavallo tra passato e presente:il quadro è un ricordo di un viaggio di nozze di famiglia, il tappeto fa coppia con quello in sala, la consolle minimalista e l'anfora portaombrelli sono memoria di un viaggio in Tunisia. Le applique, mantenute nella stessa posizione, sono state salvate durante il restauro».
La sala
La stanza era prima adibita a camera da letto, ora è diventata una zona di relax condivisa dove ascoltare musica, usare i giochi da tavolo e guardare la tv. «Per il salotto abbiamo scelto un divano letto moderno, accostato a elementi restaurati come lo specchio alle sue spalle e il mobile dei liquori a fianco» racconta la designer. «Il vaso della pianta viene dalla Tunisia, il tappeto è un reperto affettivo della nostra famiglia acquistato nel 1974». L'illuminazione sferica da soffitto richiama la forma di altre lampade della stanza.
La cucina
«Pratica e funzionale, l'abbiamo resa anche un bel posto dove svuotare i pensieri. Fornita di tutto l'indispensabile, la cucina si caratterizza per uno stile tra l'industriale e il campagnolo per la boiserie che corre lungo tutto il piano di lavoro e per i tubi a vista. Un'antica credenza restaurata in legno e vetro contiene piatti e bicchieri, mentre a parete sono incorniciate le prime pubblicità della Perugina. A completare la stanza, un tavolo in legno accoglie fino ad otto persone».
La camera del jazz
Una volta scelto il tema protagonista della camera, il jazz, Eugenia e sua mamma si sono lasciate ispirare dalle sensazioni di questo tipo di musica per l'arredo. La moodboard? Ottone, legno scuro, grigio, pelle, ma anche un tocco inaspettato di color rosso fuoco a fare da "angolo cabaret" della stanza. «La boiserie, anche qui come in tutta casa, gioca con il colore grigio e la tridimensionalità della parete e va a dare uno sfondo alla testata del letto in ferro battuto» precisa Eugenia. A completare l'arredo i comodini moderni e le abat-jour che ricordano i fari di un palcoscenico, un armadio in legno antico con specchiera in battuta e una minimalista scrivania in ferro.
La camera del cioccolato
Come per la stanza del jazz, anche il tema 'cioccolato' ha ispirato l'arredo per la seconda camera: marrone, trama a scacchi, morbidezza, avvolgenza. La testata del letto è candida e dalle forme principesche. Uno specchio antico, ricavato da un'anta di un armadio, è appoggiato all'angolo tra due pareti e riflette una poltroncina bassa comoda per appoggiare i vestiti. A rendere la stanza estremamente luminosa sono due grandi finestre con doppia esposizione. Completano l'arredo un armadio che ricorda la scacchiera di una tavoletta di cioccolato, due comodini in legno dalle forme morbide e una scrivania.
Il bagno
«Un tuffo nel blu: così descriverei questo bagno essenziale tipicamente anni '40» spiega Eugenia. «Tutti i sanitari sono stati rinnovati, facendo attenzione a mantenere intatte le piastrelle. La vasca, per motivi di praticità, è stata sostituita da una doccia con rivestimenti in piastrelle di marmo. Insieme alle piastrelle dell'epoca si sono mantenuti anche tutti i portasapone, un elemento che nelle case moderne non si trova più ma che connota alla perfezione un'epoca passata».
I pavimenti
«Spesso si pensa che coprire tutto con del parquet sia la base di partenza per qualsiasi ristrutturazione... ma non c'è cosa più sbagliata! Ogni casa ha una personalità diversa che va rispettata. La nostra guest house aveva già un bellissimo pavimento d'epoca, nascosto in parte da scelte sbagliate. Grazie ad un lavoro di restauro gli abbiamo dato nuova vita, rispettando la personalità originaria dell'appartamento».