Ci scrive Giulia che con Davide ha da poco ristrutturato un appartamento a Verona. La casa, in uno stabile degli Anni '50, è stata completamente ridisegnata per rispondere meglio alle esigenze della vita contemporanea. A guidare la coppia è stato il desiderio di valorizzare la luce naturale: è stata così ricavata un ampia zona giorno, con area relax, angolo pranzo e cucina a vista che godono dell'ampia finestra.
Le scelte d'arredo sono state coerenti con uno spirito moderno e funzionale. Qualche concessione al design e – immancabili – agli oggetti-ricordo... Ecco il racconto di Giulia.
Come valorizzare la luce naturale
«L'appartamento si trova in un edificio di Verona costruito nel secondo dopo guerra. Perciò le finiture, prima della ristrutturazione, risalivano a quell'epoca e, quando siamo entrati, lo scorso giugno, la disposizione era delle più classiche con un ampio corridoio centrale e i pavimenti in graniglia o con parquet a spina di pesce diversi per ogni stanza.
Abbiamo ristrutturato seguendo un progetto che valorizzasse la luce naturale che entra nel salone, abolendo il corridoio e andando ad aggiungere una stanza e un bagno, rifacendo tutti gli impianti e gli infissi, grazie ad un progetto che ha sconvolto l'assetto originario.
La cucina a vista ci piaceva di più: amiamo cucinare e ora possiamo vivere questo momento con gli amici, quando li invitiamo a cena».
Le scelte d'arredo: design e... ricordi di viaggio!
«Entrando dall'ingresso la luce del sole evidenzia il gioco di incastri delle piastrelle esagonali e del parquet e i suoi raggi valorizzano lo scultoreo tavolo Maggese di Miniforms, e il comodissimo divano di Saba (lo adoriamo: ci si può sedere anche sui braccioli!).
Qualche dettaglio, come le sedie Masters di Kartell disegnate da Philippe Starck, valorizza gli spazi comuni che sono dominati dalla grande libreria a parete: è questo lo spazio che raccoglie tutti i nostri interessi, dando colore alla stanza che di per sé è arredata con tinte tenui.
Dulcis in fundo, 3 chicche della casa che amo particolarmente: le piastrelle Mutina del bagno bianco, che hanno sedotto me e mio marito dal primo sguardo e che ricordano un rilievo antico; le due teste africane portate con lo zaino dal viaggio di nozze in Sudafrica; e il lampadario Cosmos di Vibia, semplice e giovane, domina lo spazio».