La parola guida della ristrutturazione è stata ‘rispetto’: per l’architettura, il contesto, i materiali. E così questa palazzina di tre piani ottocentesca, a Ostuni, rimessa completamente a nuovo dal suo proprietario, l’interior designer Gian Paolo Guerra, ha mantenuto il fascino delle case pugliesi di due secoli fa.
Il progetto di ristrutturazione ed arredamento è stato curato da Gian Paolo Guerra e riguarda un terra/tetto nel centro di Ostuni. Il lavoro d’interior design (progettazione e ristrutturazione) e consulenza, unitamente al progetto luce e colore e al restyling degli esterni, ha interessato una superficie complessiva di circa 230 mq distribuiti su tre livelli divisi in zona garage, piano abitazione e terrazza.
Il layout è sobrio e improntato principalmente al rispetto delle architetture dell’epoca e alla contestualizzazione. Sono presenti chianche (lastre in pietra calcarea) in 'Bronzetto di Trani' usate pavimentazione, calce alle pareti e micro cemento resinato come rivestimento verticale di bagni e cucine. Le scale sono in ferro e in alcune parti della casa, sono presenti volte stonacate in pietra, precisamente Roccato di Ostuni.
La palette cromatica? Neutra in contrasto con il blue nelle varie nuance: dall'avio, al ciano, al turchese. In alcune parti della zona giorno, la palette è ulteriormente scaldata da punte di giallo.
La zona living comprende un angolo conversazione, con divano Musa, tavolini Gervasoni, una coppia di poltroncine Sotow, un tappeto Goltuk persiano antico e lampade Anna Lari. La zona pranzo è arredata con un tavolo Marchetti Maison, madia Scandola, un centrotavola in ceramica di Nicola Fasano di Grottaglie e sedie Vitra. L'angolo cottura separato è stato progettato con una cucina Essebi e una lampada di Ingo Maurer. Nello studio, Gian Paolo Guerra ha inserito un armadio Scandola, sedie Vitra, incisioni settecentesche e ceramiche CNF Grottaglie.
Completano il progetto della zona giorno, i quadri 'Rinoceronte' di Giampaolo Addari, i radiatori Tesi 5 di Irsap, le torciere ottocentesche de La Mercanteria (Ostuni) e le finestre Prolux Evolution di Oknoplast.
La zona notte è composta da una grande stanza da letto con cabina armadio e bagno en suite. Il letto è di Ethos, le sedie di Gervasoni, le lampade di Anna Lari, i comodini di Marchetti Maison e le cassettiere di Moab 80. Per decorare , l'interior designer ha inserito anche una scultura di Joao Aguiar e un quadro con ceramiche di Giampaolo Addari. Nel bagno i sanitari sono di Ceramica Flaminia, la rubinetteria di Mariani, il box doccia di Duka e lo specchio contenitore disegnato da Citterio per Pozzi Ginori.
Al livello della terrazza, di circa 80 mq, è stato ricavato un ulteriore piccolo appartamento grazie alle presenza di altre due camere. Trovano quindi spazio una cucina, un bagno e una camera per gli ospiti. In cucina i mobili sono Essebi e i rivestimenti di ceramica locale (CNF Grottaglie). Nel bagnosi sono scelti sanitari di Ceramica Flaminia e nella camera singola per gli ospiti i mobili sono di Scandola, ma personalizzati dal progettista,
In terrazza la fanno da padrone i mobili in ferro della linea Arc en Ciel di Emu e gli imbottiti outdoor Ghost di Gervasoni. Le lanterne sono di Beneito Faure.