La casa era stata ristrutturata alla fine degli anni Novanta da un architetto milanese che aveva saputo con grande maestria trasformare un vecchio opificio in una dimora in cui la luce è la vera protagonista.
La casa si sviluppa su 4 livelli, collegati da una scalinata scultorea che si affaccia sulla grande vetrata inclinata.
Pare una moderna reinterpretazione della Domus romana, che si apre su una corte centrale, in questo casa fatta di vetrate che si guardano reciprocamente.
Sono stati rivisitati gli interni, mantenendo però pressoché invariata la disposizione in pianta, fatta eccezione per qualche piccola demolizione.
Eclettico è l’aggettivo che meglio descrive le scelte seguite negli interni, un susseguirsi di ambienti colorati, differenti tra di loro, come fossero piccoli quartieri all’interno di una città, ognuno caratterizzato dal proprio spirito.
L’ingresso si apre su un ampio ambiente che consente allo sguardo di percepire la complessa architettura della casa, sullo sfondo l’ampia vetrata a doppia altezza che inonda lo spazio di luce.
Qui la scritta al neon Cescolina², coronata da un ampio lampadario dà il benvenuto a chi entra: la proprietaria di casa ama dare nomi alle proprie case, la sua prima, in cui vivevano in due, si chiamava Cescolina, quindi in questo caso ha aggiunto "alla seconda" perché nel frattempo la famiglia si è duplicata e da 2 si
è passati ad esser 4.
Per quanto possa esser genericamente definito loft, questa casa riesce a mantenere separazione e privacy, con una zona notte defilata e tradizionale.
Su questo piano si trovano la camera da letto matrimoniale con il suo bagno in cementine marocchine dalle nuances grigio-verdi e la camera da letto dei bambini, con bagno direttamente collegato. A questo livello si trova un ulteriore piccolo bagno ospiti fortemente caratterizzato dalla carta parati Teatro di Fornasetti.
La scala prosegue verso la parte più alta dell’abitazione, in cui si trovano la cucina con isola che si affaccia sulla corte e la sala da pranzo. La cucina ha linee pulite, caratterizzato da un marmo statuario, nella zona pranzo cattura la vista il tavolo blu pensato appositamente per il progetto, accompagnato da una parete colorata da fotografie ed illustrazioni.
Da questo livello è possibile accedere all’ampio terrazzo, mentre scendendo la scala si arriva alla zona tv ed allo studio.
La zona tv è molto colorata, caratterizzata da un’ampia carta da parati Hermes con un’illustrazione dell’artista francese Kevin Lucbert, i divani sono i Togo di Ligne Roset, il tappeto è un acquisto di Selina in un viaggio in Marocco e la libreria è stata da lei appositamente disegnata per l‘ambiente.
Lo studio, che si trova allo stesso livello, è invece caratterizzato da un sapore più retrò, divano, lampada, arredi e decorazioni sono ricordi di famiglia.
Al piano inferiore la discesa con la scalinata è stata pretesto per creare una sala cinema, un ambiente davvero unico per una casa milanese!
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