'La casa è lo scrigno prezioso del vivere' diceva Le Corbusier. Questo duplex parigino ristrutturato nel 1961 si ispira proprio a lui!
Incastonato sulla riva della Senna, l’appartamento è un pied-à-terre di 30 mq su due livelli. Il progetto, risalente al 1961, è del padre della proprietaria, un ingegnere svizzero amante dell’architettura e originario di La Chaux-de-Fonds, paese natale di Le Corbusier. Proprio al grande maestro svizzero-francese è ispirato l'intera ristrutturazione di questo ex studio d’artista degli Anni ’20.
Qui tutto segue le linee guida architettoniche di Le Corbusier: la casa è una ‘macchina da abitare’, ogni spazio, arredo, ripiano è progettato in accordo con le misure del corpo e secondo due criteri, funzionalità e modularilità.
L’appartamento è un duplex, cioè una casa su due piani. La scala, il cui corrimano crea un ‘festone’ decorativo, è così ampia da fare del secondo livello un soppalco. Particolare la vetrata che si piega seguendo la falda del tetto e illumina tutta la casa.
Il soggiorno, sistemato al livello inferiore, è incorniciato dal caminetto da un lato e dalla scala dall’altro. Il divano letto è incastonato in una nicchia insieme alla libreria. I vani-contenitore sono sempre integrati nell’architettura. Sopra al soppalco, la cucina a scomparsa con il tavolo che si alza e si abbassa, e un piccolo studio.
Ispirandosi all’uomo vitruviano di Leonardo, Le Corbusier ha inventato il Modulor, una scala di grandezze che gli architetti devono rispettare per ottenere edifici a misura d’uomo, che coniughino estetica e funzionalità. Qui tutto è ‘modulable’, ovvero progettato seguendo quei criteri.
Le finestre a tutta larghezza (Le Corbusier le chiamava ‘a nastro’) sono rese possibili dall’invenzione del cemento armato.
La casa è un gioiello di funzionalità e stile, un campionario di soluzioni intelligenti e salvaspazio realizzate con i materiali degli Anni ’60: mogano, formica, acciaio, ferro battuto, peltro e compensato.
Le soluzioni pratiche applicate in questa casa sono di grande ispirazione per gli odierni appartamenti che soffrono di cronica carenza di spazio. La scelta più interessante consiste nel rendere ‘a scomparsa’ tutto ciò che è funzionale, dagli armadi alla cucina, dando al tempo stesso un valore estetico a ogni cosa. Il design d’interni deve rendere la vita quotidiana più facile. E bella!
Qui tutto segue le linee guida architettoniche di Le Corbusier: la casa è una ‘macchina da abitare’, ogni spazio, arredo, ripiano è progettato in accordo con le misure del corpo e secondo due criteri, funzionalità e modularilità.
L’appartamento è un duplex, cioè una casa su due piani. La scala, il cui corrimano crea un ‘festone’ decorativo, è così ampia da fare del secondo livello un soppalco. Particolare la vetrata che si piega seguendo la falda del tetto e illumina tutta la casa.
Il soggiorno, sistemato al livello inferiore, è incorniciato dal caminetto da un lato e dalla scala dall’altro. Il divano letto è incastonato in una nicchia insieme alla libreria. I vani-contenitore sono sempre integrati nell’architettura. Sopra al soppalco, la cucina a scomparsa con il tavolo che si alza e si abbassa, e un piccolo studio.
Ispirandosi all’uomo vitruviano di Leonardo, Le Corbusier ha inventato il Modulor, una scala di grandezze che gli architetti devono rispettare per ottenere edifici a misura d’uomo, che coniughino estetica e funzionalità. Qui tutto è ‘modulable’, ovvero progettato seguendo quei criteri.
Le finestre a tutta larghezza (Le Corbusier le chiamava ‘a nastro’) sono rese possibili dall’invenzione del cemento armato.
La casa è un gioiello di funzionalità e stile, un campionario di soluzioni intelligenti e salvaspazio realizzate con i materiali degli Anni ’60: mogano, formica, acciaio, ferro battuto, peltro e compensato.
Le soluzioni pratiche applicate in questa casa sono di grande ispirazione per gli odierni appartamenti che soffrono di cronica carenza di spazio. La scelta più interessante consiste nel rendere ‘a scomparsa’ tutto ciò che è funzionale, dagli armadi alla cucina, dando al tempo stesso un valore estetico a ogni cosa. Il design d’interni deve rendere la vita quotidiana più facile. E bella!