La proprietaria di questo loft a Reggio Emilia è Alessandra, video editor freelance e
producer cinematografica e televisiva. Il
leitmotiv della sua
casa? Il continuo
alternarsi di linee
nette e sinuose
su pareti, arredi e
complementi e il
gioco di prospettive
sempre mutevoli
generate dai tanti
tendaggi. Tende in tessuto Gio Ponti color Ratio 1 [Jab Anstoetz] su binari SG1085
[Silent Gliss]. Pittura rosa Cameo 80 cod. HEX #e0bcb0 [Caparol].
«Fin da bambina sono stata innamorata del rosa cipria» dice Alessandra. «L’ho scelto
per ricoprire una parte dei mattoni a vista e
si ritrova nel divano, nell’isola della cucina,
nella toilette e nella testata del letto».
L’architetto Andrea Vescovini di Studio
Ludens a contrasto ha proposto di usare il
nero per le travi del soffitto ma anche
per il top della cucina e i binari delle tende...
Il nero dà forza alla dolcezza del rosa. Divano Block [Kave Home], tappeto Roquebrune
Line-Up [Carpet Edition], poltrona vintage con tavolino [Amaaro!].
«Qui non c’è nemmeno
un muro dritto», dice
l’architetto, «per questo
abbiamo pensato di
dare al pavimento una
connotazione grafica che
apportasse uniformità
all’ambiente senza però
banalizzarlo: il parquet
a spina francese posato
partendo dall’ingresso
verso la finestra nell’angolo
opposto ci ha permesso di
ottenere questo risultato.
«Quando abbiamo tirato giù tutte le pareti
non siamo più riusciti a tornare indietro a
una struttura distributiva classica» dice
l’architetto. «Alessandra è rimasta folgorata
dalla presenza della parete tonda con i
mattoni a vista... È proprio da questa che è
partita l’idea di creare un open space in
cui i vari ambienti sarebbero stati sempre
mutevoli grazie al sistema di tendaggi
su binari che creano delle curve e celano
o lasciano in vista tutto o una parte». Isola cucina realizzata su disegno dell’architetto
Vescovini in mdf laccato rosa [Falegnameria
Il Truciolo] con top in granito nero assoluto [Archer -
Messori] e parete attrezzata in metallo e con
piani e ante in nobilitato bianco [Officina Cantoni].
La cucina doveva essere conviviale. Era imprescindibile
quindi l’isola, che diventa anch’essa un punto focale:
la forma poligonale permette di lavorare con facilità e la
base che ospita forno, ripiani e cassettoni consente di
avere tutto sotto mano; in più il bellissimo top in marmo
nero specchia il soffitto. Due librerie con piani a giorno
e moduli in parte chiusi contengono dispensa e stoviglie.
Il top della cucina ha lavello e
piano a induzione
incassati a filo
che quasi non si
percepiscono. Lavello e miscelatore [Franke], sospensione Spinning BH2 [&Tradition].
Il bagno è rivestito da pannelli
in pioppo con cornici che riprendono
in negativo la texture dei mattoni a vista. Tavolo Guéridon [Vitra, ø cm 105x74h] con sedie vintage e sospensione Spinning BH1 [&Tradition, ø cm 25].
Un unico binario a S si sviluppa da un lato all’altro
della casa, il risultato? «Un giardino segreto
circolare che, come una scenografia fluida, si
trasforma continuamente a seconda delle
esigenze del momento» dice Alessandra. «Le
tende sono la vera chiave di volta per modificare
la casa come su un set: estetica e funzionalità
si integrano perfettamente». Qui, soggiorno e
camera posso essere tutt’uno e allo stesso tempo
indipendenti grazie anche all’armadiatura che
fa da testata del letto nascondendolo alla vista da
qualsiasi punto della casa lo si guardi.
Disegnato dall’architetto, il
letto ha base a cassetti e alle
spalle un armadio formato
da tre moduli da cm
120x60x220h che si aprono
su tre lati: due a doppia anta
con appenderia e uno a
ripiani estraibili; le spalle sono
a specchio. Contengono
e nascondono la zona notte! Sistema letto + armadio su disegno in mdf bianco più due
spalle a specchio e testata imbottita e rivestita in velluto
rosa [Falegnameria Il Truciolo]. Parquet a 2 strati in Rovere
prelevigato [Italparchetti] posato da [Zamboni Callegher].
Il bagno, anche
per via di scarichi e
finestra, non ha
cambiato posizione
ma lo si è ricostruito
come una scatola
sinuosa con soffitto
ribassato (anche
per non doversi
agganciare alle travi
in legno). Torna di
prepotenza il rosa
abbinato a dettagli
neri come il soffitto e
il binario ovale lungo
cui scorre la tenda
della doccia che è
ricavata nella vasca
da bagno, incassata. Lavabo App [Ceramica
Flaminia] e piastrelle
di rivestimento di pareti
e porta collezione
System [Ceramica Vogue].
Addossata all’abside di una chiesa, questa casa ha una parete curva che ha sfidato il progettista. La soluzione? Un gioco di stanze fluide con tendaggi e non muri. E la proprietaria dice: «Sono come un abbraccio»...
Lo spirito eclettico di Alessandra si ritrova in ogni angolo di questa casa davvero unica: «Uno spazio che mi somiglia, indipendente, versatile e pronto a nuove narrazioni» ci dice. E anche la sua storia è unica: siamo a Reggio Emilia e qui dormiva il pescivendolo della bottega al piano terra, in attesa dell’alba per ritirare la merce al mercato di S. Prospero. Non solo: una delle pareti, quella curva, è il retro dell’abside della chiesa adiacente!
Le scelte fatte
In origine gli spazi erano piccoli, mal distribuiti e bui, cucina e bagno poco funzionali. Così con l’architetto Andrea Vescovini (@ludens. ludens) si è deciso di abbattere tutto per rendere protagonista proprio l’abside e far fluire la luce senza più ostacoli. Il bagno è stato inserito in una ‘scatola’ e al posto delle pareti un sistema di tendaggi può separare le zone in modo versatile, come a teatro.
Il tocco di stile
Al cipria amatissimo da Alessandra è abbinato il nero che si dimostra caldo e super avvolgente!
Progetto arch. Andrea Vescovini Styling Francesca Davoli Foto Fabrizio Cicconi/Living Inside Testi Elena Favetti