Il passare di un secolo ha scandito le tante vite di questo spazio al piano terra di un palazzo costruito tra gli Anni ’20 e ’30, ai margini della ferrovia di Milano: lo sferragliare dei treni ha fatto da sottofondo a un laboratorio di pasticceria, a una tipografia e, negli Anni ’60, alla sede di una società di produzione audiovisiva da cui sono transitati artisti come Mina, Adriano Celentano, Dario Fo, Franca Rame, Giorgio Gaber, Walter Chiari, Enzo Jannacci. Oggi è lo studio, concepito come una casa, del regista televisivo e produttore Ranuccio Sodi, che ha lavorato in vari set nazionali e si occupa con passione di arte e di design. È suo il libro che racconta la storia della tv generalista: ‘C’era una volta il monoscopio’, edito da Emuse.
Le scelte fatte
L’architetto Lula Ferrari, incaricata della ristrutturazione, ha stravolto il layout e creato un secondo livello soppalcato.
Il tocco di stile
Sfruttate le altezze per le librerie e la luce per le piante, lo spazio è stato arredato con pezzi d’epoca. La sensazione è di entrare in una galleria di ricordi e di icone che hanno fatto e segnato il percorso artistico culturale dell’Italia intera.