Ogni stanza ha cementine con disegni diversi. Se vuoi acquistarle originali antiche, le trovi [su recuperando.it o su antichitafiorillo.it]. Nuove, invece, [su devon-devon.com, su mosaicfactory. com o su bobool.it]. Qui, le cementine sono state lucidate da [Francesco Cardinale].
La stanza matrimoniale riutilizza il letto in legno massello che Giorgio aveva nella casa precedente, su cui sono stati aggiunti il baldacchino in legno (per proporzionarlo all’altezza delle volte) e due cuscinoni che fanno da testata.
Il vecchio strato di pittura affiorato fa da pannello decorativo. La lampada è stata realizzata da Giorgio con un thermos; il ‘comodino’ è un vecchio televisore!
Uno dei tre bagni dell’appartamento è rivestito con le cementine recuperate nei locali del personale di servizio, integrate con quelle a fiori acquistate al mercato delle pulci di piazza Peranni. Per proteggerle dall’acqua, sono state trattate con pittura idrorepellente.
La struttura della scala, il soppalco e i montanti delle librerie sono stati realizzati da CM Sistemi [vedi cilibrasi michele.it] su progetto di Martina Cardella.
Le sedie della sala da pranzo sono poltroncine di un vecchio cinema trovate in un mercatino di mobili usati. Poltrona di Ilaria Carlino, artista e sceneggiatrice (su FB: sceneggiatrice dinterni).
Cerchi mobili di modernariato, magari da personalizzare? A Milano li trovi da Neoretrò
[neoretro-vintage-industrial.com], a Roma da Scenography
[scenographyroma.com] e a Firenze da UB Firenze [ubifirenze.it].
Tutti gli arredi della cucina (lampade a sospensione, tavolo, sedie, specchio e cassette in legno da appendere) provengono dalle case in cui Giorgio ha vissuto (a Torino e a Roma) prima di tornare a stare a Palermo.
La posa delle resine è di [Strato & Polveri].
I lavori di edilizia della casa sono opera
di [Impresa Edile Domus]. Il lavello in pietra lavica è stato realizzato da [Lobianco Marmi].
Il corridoio che conduceva verso i locali per il personale di servizio è stato aperto e modificato aumentando l’altezza (e l’illuminazione) dei soffitti. Se gli spazi e le pareti lo permettono, un’idea valida per amplificare il passaggio della luce naturale, anche in un corridoio, è aprire un ‘vano’ da arredare con mensole.
Le maioliche sono caratteristiche dei pavimenti di palazzi e ville siciliane del ’700. Quando è stata costruita la casa,
ai primi del ’900, qui sono state utilizzate come rivestimento per le pareti.
Simile a quello di Giorgio e Martina, lavabo in vetro smerigliato [su manomano.it, ø cm 42 € 44,99]. Piede e piano del lavabo in marmo erano la mensola e il piano da lavoro della cucina.
Tenda a vela come quella di [La Redoute € 69,99]. Elegante il connubio tra le maioliche bianche, blu e ocra e il pavimento in doghe di grès color cotto.
Una casa piena di volumi (15 mila!) e all'insegna della creatività e del piacere di recuperare: oggetti, ambienti, dettagli. Perché tutto ha una storia che vale la pena ricordare e far rivivere!
La ristrutturazione è durata 20 mesi. Era una dimora borghese primi ’900 in stile Liberty, con i muri in tufo, che aspettava soltanto di essere di nuovo amata e valorizzata da qualcuno.
Le scelte fatte
«Abbiamo recuperato tutte le cementine originali, così come le maioliche della scala (che sale a quelle che un tempo erano le stanze della servitù al piano superiore), anch’essa riportata a vista; e le travi che, in alcuni punti tra i due piani, sono state ‘liberate’ grazie a solai in vetro calpestabile; infine, si sono conservate le decorazioni su muri e soffitti, tornate alla luce togliendo le stratificazioni di pittura: sono affiorati disegni e scritte a cui noi teniamo molto, come parte della storia di questa casa».
Il tocco di stile
Oltre alle cementine, che percorrono tutti i locali, ci sono librerie su librerie, per le migliaia di volumi. E poi design vintage, perlopiù anonimo, e molte creazioni di artisti (anche di Giorgio), ottenute usando materiali di recupero.