Ha una personalità shabby e austera, comunica però il piacere per i cibi semplici e bio (in Emilia non possono che essere gustosi). Il banco è stato costruito dai due infaticabili soci con le sponde del carro, utilizzato per il tavolo grande, e niente di meno che con casse da dinamite. Il frigorifero è un vecchio Fiat funzionante! A terra, listoni in grès a effetto parquet, Royal Oak tonalità più scura, rispetto a tutti gli altri ambienti (Ceramica Gazzini).
Il soppalco in ferro fa l’effetto di un ponte. Lo stanzone è grande, e lo spazio in alto è perfetto per concentrarsi. Il soffitto ribassato crea un’atmosfera raccolta anche nel passaggio pranzo; qui, tre basi in ghisa da bistrot, con piani in legno di recupero, fanno da tavolo modulare. Il calorifero era ‘anonimo’ ma, riverniciato di nero, contribuisce -con l’armadietto da palestra sul fondo- al giusto equilibrio di forme e colori materici
L’ingresso della casa-studio ci riporta subito alle sue origini... scolastiche! Tutto richiama quel mondo popolato di bimbi e maestre. I finestroni che inondano l’ambiente di luce, il cucù (al posto della campanella?), la lettera A sulla parete (lettere e numeri sono una passione di Secondalinea: la grande A è una vecchia dima con cui si creava l’insegna vera e propria). I mobili sono tutti di recupero: sedia e scrivania Anni ‘50 e buffet rétro, senza ante e ridipinto. Ti piacciono gli arredi sagomati dai piedi torniti? Sono tornati di moda! Da Ikea trovi i buffet Trollsta, cm 120x50x76h (€209) e Isala, cm 140x 48x77h €249). Tappeto Villaggio, 100% lana, cm 170x240 (Society).
Con tanto spazio ci si può permettere molto nero. Se l’effetto ti piace, ma abiti in una casa più standard, usa l’antracite, un tono altrettanto netto e scuro ma che rimpicciolisce meno gli spazi. Anche il portoncino in metallo è black e ci scrivono con il gesso, come sulle maxi-lavagne. Giovanni e Francesca hanno verniciato di nero anche i mobili e il soppalco in ferro, costruito su misura. Come alternativa per una struttura pronta, in metallo, curiosa nei siti delle aziende che le costruiscono per officine e garage, ma le dimensionano anche per ambienti domestici (come http://www.scaffaltecnica.it).
Quale mente creativa non sogna di avere a disposizione un’oasi di tranquillità come questa?! Qui si gioca di recupero duro e puro: il tavolone, da riunione o da cena con amici, nella sua vita precedente era il pianale di un carro da mercato! «La lavagna esagerata -dice Francesca- è vitale per noi, abbiamo sempre necessità di circondarci di appunti, ispirazioni e scritte varie».
Nel passaggio tra la ex-aula/ingresso e la cucina, sono bastate delle cassette e delle gambe da comodino per assemblare il salottino atipico: due panche, cuscini salvia e oliva e due tavolinetti. A destra, nello studio, si intravvede una fila di sedie a ribalta, originale da qualche Nuovo Cinema Paradiso emiliano. Le lampade in alluminio, arrivano da un’officina in disuso e sono state risistemate. In alternativa, trovi una scelta di sospensioni industrial da Maisons du Monde.
L’arte di dare nuova vita agli oggetti dovrebbe essere materia d’insegnamento... Noi qui ci accontentiamo di darvi qualche spunto, con una casa dove tutto è recupero&arte
Recuperare un vecchio edificio per adattarlo alle proprie esigenze è un’impresa che dà grande soddisfazione. Farlo inserendo soltanto arredi fatti da sé con materiali di riciclo, è ulteriormente gratificante. Giovanni Mazza e Francesca Dalla Costa, soci dello Studio Secondalinea (www.secondalinea.it), ci sono riusciti.
Siamo tra i muri di una scuola primo ’900, in un borghetto vicino a Reggio Emilia: pochi mobili grezzi, tanto spazio e un’atmosfera accogliente.
La loro creatività si rispecchia in pieno negli stanzoni spartani ma poetici: «Assembliamo legni e accostiamo segni grafici a gambe, maniglie, arredi salvati dalla discarica o trovati nei mercatini, diamo loro una seconda vita! Per noi l’equilibrio e la cura nei dettagli sono essenziali».
Qui l’ambientazione si integra al legno recuperato, al ferro... ma i pezzi unici creati da loro possono rendere eco-essenziali anche delle case ‘normali’.
Tante ispirazioni e idee da copiare!