Letteralmente ‘giardini’, i riad sono antiche e nobili case marocchine: le stanze, su uno o più piani, si affacciano sul patio centrale, abbellito da una vasca o da una fontana. Piccole ‘chiostre’, intervallano gli interni: angoli raccolti per vivere open air, pur nella massima privacy.
Siamo nella Medina di Marrakech, il cuore antico della città, a due passi dai profumi e dai colori del souk. Varcato il portone, si entra nell’intimità fresca e segreta del riad e si respira subito lo spirito del luogo. I proprietari hanno voluto che tutto fosse realizzato da artigiani del posto con materiali tradizionali: ci sono le mattonelle smaltate a mano, gli arredi in ferro battuto, i rivestimenti in tadelakt. E c’è il tocco creativo della proprietaria, che ha saputo trasformare in elementi di fascino quelli che a prima vista erano problemi, e non da poco, come il fondo della piscina al primo piano, che ‘spunta’ su quello inferiore ed è stato rivestito di ottone.
Una ristrutturazione fatta con passione ha salvato elementi antichi e preziosi: le grate e le ringhiere in ferro battuto, i vetri colorati, la stessa pianta. Bianco, nero, toni naturali e lampi di colore brillante: il pattern che torna in tutto il riad Numa trasmette relax e vivacità insieme. Pareti e pavimenti delle camere sono in tadelakt: un’antichissima tecnica marocchina che utilizza calce locale, lucidata con pietre di fiume e poi con sapone nero all’olio di oliva. Una soluzione realizzabile anche in Italia: la superficie è impermeabile, resistente alle muffe e naturale al 100%.
Il Riad Numa, scelto dai proprietari dopo una lunga ricerca è una casa ma anche una struttura turistica. Per dormire in questo riad, puoi prenotare qui: www.numamarrakech.com