All’undicesimo piano di un edificio modernista Anni ’70 con una vista strepitosa su Bruxelles, l’architetto e designer Kim Verbist ha realizzato il suo pied-à-terre, un nido dai colori audaci che ti avvolgono come un caloroso abbraccio.
«Cercavamo un appartamento più piccolo di quello in cui abitavamo perché la nostra vita è cambiata e ora passiamo gran parte della settimana in campagna» racconta Kim. «Lo abbiamo trovato nello stesso quartiere, Ixelles, e lo abbiamo acquistato semplicemente vedendo le fotografie, durante il periodo del Covid. Ci è bastata l’esposizione a sud, che inondava gli spazi di luce, a convincerci a dire di sì».
Le scelte fatte
«Dalle foto ho capito che la casa andava completamente ripensata e ho deciso di eliminare gran parte delle pareti» spiega Kim. Il risultato? Un ampio living open space – con cucina e zona pranzo al centro – che dà accesso a due camere matrimoniali, ciascuna delle quali servita da un bagno.
Il tocco di stile
Kim Verbist ha fatto un uso del colore alquanto spregiudicato, trasformando ogni ambiente in una ‘scatola’ dipinta dalle pareti al soffitto. Tinte dense e forti: ha addirittura scelto il nero nella camera principale! Eppure l’effetto, anche in questa camera, risulta soft grazie a uno studiato mix di arredi che unisce classici del design, oggetti vintage e tanti ricordi di famiglia.