L’insegna in corsivo di un negozio di tessuti dismesso giganteggia sulla parete come un omaggio alla passione di Anne: evocativa, rétro, ma anche terribilmente d’effetto. Proprio come le sue creazioni. Divano Habitat, lampada frutto di una rivisitazione home-made.
Al tavolo da pranzo, assemblato con materiale da bricolage, sono abbinate piccole sedie scolastiche: tutto si rivela curiosamente “basso”, per porre genitori e figli sullo stesso piano... e ridefinire (in meglio) le proporzioni della stanza. Se ami i contrasti (oppure gli accordi) di colore, gioca con le superfici “parallele”: per esempio, il top giallo e il parquet carta da zucchero. Così massimizzi il risultato.
La seduta vintage “rubata” a casa di amici, e poi reinterpretata con un raffinato tessuto Dominique Picquier, sembra perfetta per accogliere uno dei cuscini preferiti di Anne (Tandem liberty, cm 30x50 €37). Accostamenti senza limiti di epoche o stili.
Spensierati e appariscenti, sulla testiera pendono lievi alcuni disegni naïf, fermati con fili e mollette altrettanto briosi. Intorno, il pupazzo e la valigia infantile sposano una sedia di recupero “da grande” in un mélange di suggestioni.
Qualcuno è ancora convinto che l’ordine implichi rigorosa tristezza? Stupiscilo con un mobile così: tanti mega-pannelli (ma bastano piccole ante e classici cassetti) verniciati nei toni dell’acqua. Razionale e luminoso. Quando temi di acquistare mobili troppo impegnativi, prendi spunto da Anne, senza dimenticare il coordinamento cromatico: fra bolli neri e profili fucsia, sul set di lenzuola (Pois grey Pink) spuntano righe in tono con l’armadio.
Anche la poesia si veste di freschezza: i tronchi-comodino, delicatissimi al naturale, diventano più vivi e attuali grazie alla verniciatura bianco ottico (fai-da-te, naturalmente). Lenzuola con bordo a contrasto non più in produzione, sveglia di Tsé & Tsé.
«Un artificio per attirare l’occhio verso il pavimento e distogliere così l’attenzione dall’altezza del soffitto, veramente contenuta nella mansarda» spiega la padrona di casa. Soluzione informale, ma praticissima... Accessibile, accattivante, rispettoso dell’ambiente, economico: ecco l’angolo guardaroba perfetto. Almeno secondo Anne, che lo ha realizzato con le sue mani con legno di recupero e... un immancabile inserto rosa shocking.
“La Cerise sur le Gâteau” è un mondo -e un sito- di tessuti ispirati.
Fluo, ma femminili. Come la casa di chi li crea...
Anne Hubert sorride al fotografo con il suo viso simpatico, pulito, un po’ furbetto. E quasi non ci si accorge che indossa un paio di pantaloni esattamente in tinta con il piano del tavolo: «Amo i dettagli e i colori “acidulés”, leggermente acidi» spiega con un occhiolino. Non a caso il suo progetto di lavoro si chiama “La ciliegina sulla torta”. Come il tocco finale, quello che fa la differenza. Vuoi scoprire tutte le “cerises” del suo appartamento?
Personalizzare: ecco una parola di cui Anne è proprio innamorata. «Quando mi sono trasferita dalla Normandia a Parigi per studiare arti applicate, ho subito capito che mi piaceva trasformare gli oggetti e arricchirli con nuovi spunti, magari a colpi di fai-da-te». Dopo le prime esperienze da stylist, ecco l’intuizione: «Perché non unire i grandi classici del tessile francese, dai “torchon” (strofinacci) alla Toile de Jouy, con l’effervescenza moderna di pois e bordini fluo?» È un successo! La ciliegina sulla torta si nasconde nella produzione: ecologica ed etica, tutta effettuata in Europa, con tinture naturali e materiali di qualità.