Il tavolino rétro è un pezzo storico (non più in produzione) di Cappellini. Sul sofà in velluto bottiglia i poster originali di Marcello Dudovich solleticano l‘idea del rétro. Se aggiungi una luce a bracci – questa è di [Serge Mouille] – avrai un mix speciale!
l'idea da copiare? La porzione di vetrata sopra il banco che si apre e si chiude grazie a una motorizzazione elettrica: quando si cucina, si tira giù per non far passare gli odori.
La cucina è stata realizzata su disegno dell‘architetto. Luci a sospensione Flower Pot [&Tradition, €238], pavimento rosa [Mutina]. Colori: verde N03040, ruggine C43040, tortora F60560 tutto di [Sikkens].
Luce Arco [Flos € 1.970]. La libreria Anni ’60 era dei suoceri: se ne possono trovare di simili su subito.it. Il tavolo, acquistato a un mercatino dell‘antiquariato, è stato modificato dall‘architetto che ne ha ridisegnato il piano in vetro colorato. Le sedie sono rinate con un fai-da-te:s ono state ridipinte di nero e rivestite con un tessuto in cotone color zafferano.
Lampadario Vertigo [Petite Friture, da € 775], letto non
più in produzione di [Pedano], copriletto [Lisa Corti], tavolino Tulip [Knoll]. Luce a braccio Lampe Gras N°303 [DCW Éditions € 348].
Entrambe le camere da letto hanno una metratura contenuta ma si ritagliano un bagno privato, una cabina armadio e un armadio su misura; mentre la privacy è garantita dalla disposizione degli spazi.
Nel bagno, rivestimenti [Ceramica Vogue], lavabo [Antonio Lupi], lampada da tavolo Wood Lamp di Taf Studio per [Muuto€149], luci a sospensione [Boffi].
Verde/ruggine/tortora: il mix di sfumature di Le Corbusier, maestro dell'architettura, fa rinascere gli spazi di questa casa milanese Anni '30.
Immortalata sull’iconica peacock chair con indosso il suo sorriso migliore e degli irresistibili pantaloni in palette con gli arredi, c’è Lulù: da oltre vent’anni lavora nel campo della moda per marchi del calibro di Paul Smith e questa è la sua casa, dove vive con la famiglia, a due passi da Porta Venezia e dai tanti localini à la page.
L’architetto che ha curato il progetto è la sorella Betti (bettisperandeo.it), a cui è stata data carta bianca nella scelta di colori, materiali e dettagli costruttivi, purché rispettasse due esigenze: spazio e praticità.
Le scelte fatte
La luce di quattro finestre inonda il living ed è amplificata dal riflesso di una vetrata con apertura a sali-scendi, che disegna un volume di forma trapezoidale e ospita la cucina.
Il tocco di stile
Per creare la palette con il verde, il ruggine e il tortora Betti ha attinto al libro capolavoro di Le Corbusier, ‘Polychromie Architecturale’, che si compone di 63 affascinanti sfumature, divise in due raccolte di colori, una creata nel 1931 e una nel 1959 dai toni più vivaci.
Il colore accentua le forme e determina una nuova, magica, dimensione dell’abitare (Betti)