La visuale si apre con un mix di materiali naturali, quello del tappeto e il rattan della panchetta. La sovrapposizione crea un effetto a ’strati’ che ha più impatto. Prova anche con la paglia di Vienna!
Per dar corpo a una prospettiva come quella che si apre da una stanza all’altra, basta la macchia di colore data da una stampa o da un tappeto da appendere, come il kilim geometrico rosa. Essenziali le dimensioni (XXL) e le luci da abbinare (medium-large).
Tavolo e panca progettati dalla designer Ilse Crawford, sedia blu CH36, icona del design nordico firmata Hans J. Wegner [Carl Hansen & Son], cuscino [Tapet Cafe]. Celebre anche la seduta Serie 7 di Arne Jacobsen, qui in cuoio cognac [Fritz Hansen da €397]. L’opera rossa
è un intaglio di Mathias Malling Mortensen.
Griglie in ghisa: alzano le perfomance dei fuochi e danno un irresistibile tocco rétro. Cucina a libera installazione Cormatin [Lacanche]. Cerchi un rubinetto come in foto? Guarda la collezione Classica [Guglielmi], disponibile in acciaio inox e nelle finiture oro, cromo-oro, ramato e vecchio ottone, lucide e opache.
L'azzurro è leggero e polveroso quanto basta: è ’Parma Grey’ [Farrow&Ball]. La cucina ha una chiara impronta classica ma sposa un’essenzialità tutta nordica.
Le ante sono a telaio: un modello basic che ritrova freschezza con una passata d’azzurro. Il piano in quercia massiccia aggiunge ’materia’, così le piastrelline; il corpo cottura freestanding ha dei dettagli in vero ottone che ’copiano’ i pomelli. No ai pensili: le stoviglie si impilano sulle mensole.
L’abilità delle stylist nel comporre dei set di oggetti seguono concetti chiave che accomunano il mondo del design, dall’interior alla grafica: enfasi, equilibrio, ripetizione, movimento e proporzione. L’enfasi ricrea sempre uno o due punti focali: vedi il tappeto alla parete.
Per iniziare, segui la Regola del tre, cioè studia dei ’set’ formati da tre oggetti, semplici da equilibrare. Pensa sempre a numeri dispari e secondo forme triangolari asimmetriche che invitano l’occhio al movimento: quindi ordina gli oggetti secondo un triangolo ideale dove gli elementi più bassi andranno a
formare la base (vedi i libri) quelli più alti il vertice (la stampa azzurra). Infine, cura le texture, i colori, i pieni e i vuoti.
Cerca di inserire oggetti e arredi con un significato e un valore, non necessariamente economico, ma affettivo e spesso ’tattile’: c’è sempre una sorta di contrappunto materico
che affascina per la sua estrema semplicità.
Dove trovare dei lavabi come quello
che vedi qui sopra? Su zangra.com c’è la versione quasi identica sia in bianco che in nero; poi ci sono il lavatoio AG [Alape] e il lavabo con bordi neri da [merci-merci.com].
Una casa di fine '800 cambia pelle grazie all'uso del bianco e dei colori e di arredi e spazi che sono alla portata di tutti, grandi e piccoli.
Più che uno stile, il nordico è un metodo e una filosofia di vita: che lo si chiami Hygge, Lagom oppure Koselig (le intraducibili parole che descrivono quel calore familiare e confortante che può riferirsi a una casa accogliente, come a un cibo o a una serata tra amici), insegue la consapevolezza della felicità nelle piccole cose.
Con tre figli è più facile se si è rilassati. I miei mangiano sulla porcellana e se qualcosa si rompe, pazienza. Lo stesso vale per i mobili: sono tutti usati e difficili da rovinare. Sofia.
Le scelte fatte
Il suo nido di Østerbro è un esercizio di delicati equilibri che si gioca sulle essenze del legno e la fisionomia iconica di qualche pezzo di design che sta a suo agio con un sofà inglese quanto con una cucina tradizionale.
Il tocco di stile
L’involucro total white si accende di squillanti pennellate: il colore sulla sola decorazione, escludendo le pareti, funziona e crea delle belle tonalità in tutta la casa! Il bianco è la tonalità guida dello stile nordico, ma il monocromatismo alla lunga rischia di stancare. Sofia ha trovato il modo per renderlo etereo e al tempo stesso frizzante osando con i complementi: il rosso e il blu, nella zona pranzo, sono la perfetta combinazione!