Dopo otto anni da architetto a Londra, Riccardo Monte decide di abbandonare la frenesia della City e rientrare a casa, in Val d’Ossola: «Ho passato un inverno come un eremita, a 1500 metri di altezza, in una baita senza elettricità, solo con le candele e una stufa. Razionavo tutto, disegnavo con il carbone d’avanzo. La vita semplice mi rendeva felice, così ho deciso di restare». Riccardo ha quindi rimesso a posto il piano terra della casa in cui è cresciuto, un immobile del 1770 costruito in sasso, che oggi condivide con Katie, fotografa e videomaker, e il loro bimbo Julian.
Le scelte fatte
In linea con il suo approccio di architetto e artigiano, Riccardo ha deciso di riadattare – non trasformare – i locali un tempo adibiti a fienile e stalla facendone abitazione e studio: quest’ultimo, per esempio, conserva i pavimenti originali in pietra e i vecchi intonaci fatti alla buona negli Anni ’50.
Il tocco di stile
I mobili sono nella quasi totalità artigianali e autoprodotti, in linea con l’atmosfera rustica dell’insieme.