Il rivestimento a doghe verticali dona un tocco décor tridimensionale alla quinta che nasconde la cucina.
La sospensione che illumina il tavolo da pranzo è un’opera in garza e gesso dell’artista Nicola Pianori.
Le iconiche sedie Superleggera di Gio Ponti arrivano dalla casa dei genitori di Giovanna.
Giovanna è riuscita a portare qui il letto e l’armadio che erano a casa dei genitori. «Ne sono felice», racconta, «perché il guardaroba l’ha disegnato mia madre e l’ha realizzato mio padre con le sue mani!».
Le camere sono a Nord, la zona giorno a Sud: per lasciare che la luce si diffonda liberamente, le due stanze da letto sono separate dal soggiorno solo con pareti in vetro. Tutto l’arredo gioca sui toni soft del legno chiaro in due nuance, una più miele e una più fredda.
Lo studio è ricavato nel ‘corridoio’ tra le due camere: prende luce dalle finestre sui lati
opposti della casa. L’unico tramezzo in muratura rimasto in piedi è quello che divide la camera padronale dallo studio: per sfruttarlo con una libreria importante senza caricarlo con un peso eccessivo, dato che era ‘fragile’, è stato rivestito con una boiserie in lastre di rovere alla quale è fissata la struttura di libreria e scrivania realizzate su disegno. Questo sistema consente all’insieme di scaricare i pesi a terra. A contrasto: Il piano scrivania, la gamba e i montanti verticali sono stati laccati in bianco come i muri perimetrali.
La libreria e lo scrittoio realizzati su disegno di [Studio Archiplan] dal falegname [Ebanisteria Montanaro] sono accompagnati da uno sgabello vintage in rattan, ne trovi di simili di [Sklum, La Redoute e Jysk].
La cucina occupa l’intera parete di fondo del living: per sfruttare al massimo lo spazio e creare un ambiente ergonomico, la zona operativa è stata sdoppiata. L’area cottura da cm 120 con induzione e forno è inserita in una quinta a C che la divide dal pranzo; di fronte, accanto agli armadi a tutta altezza, c’è il blocco lavaggio completo di lavastoviglie: così si sfruttano attacchi e scarichi dell’acqua del bagno adiacente.
Giovanna non voleva la classica ha fatto realizzare una quinta autoportante che verso il living accoglie una mensola a servizio del tavolo da pranzo. Un oblò decentrato non solo spezza le geometrie lineari della casa, ma permette a chi cucina di affacciarsi sul soggiorno.
Il tavolo in ferro e legno realizzato su misura ha il top a ribalta: aperto, raddoppia passando da 4 a 6 posti.
Tavolo quadrato con piano in laminato a libro e raddoppiabile su struttura in acciaio, tutto laccato bianco realizzato su misura [Ebanisteria Montanaro, cm 80x80/160x75h], sedie Superleggera di Gio Ponti vintage, oggi ancora in produzione [Cassina]
Quando progetti la cucina devi prevedere un giusto numero di prese di corrente nelle zone di lavoro per utilizzare i piccoli elettrodomestici con agio. Calcola almeno 2 classiche bivalenti e 2 schuko, poi può essere utile una USB per ricaricare cellulare e tablet.
La struttura e i frontali dei blocchi della cucina e delle armadiature sono realizzati in mdf laccato bianco e i piani di lavoro sono in acciaio inox. Le pareti delle ‘scatole’ che accolgono cottura e lavaggio sono rivestite con le stesse lastre in rovere delle boiserie di studio e cameretta, per dare continuità agli ambienti.
Per illuminare i piani di lavoro sono state installate strisce a Led sotto le mensole in una posizione che evita la creazione di ombre.
La zona letto della cameretta è sopraelevata su una pedana contenitore: vicino alla libreria è stato creato un ‘gavone’ per i giochi (in foto si nota il gancio per sollevare l’anta di apertura). La casa è stata fotografata quando il figlio di Giovanna era ancora piccolo: ora sono state installate delle tende a rullo da abbassare all’occorrenza.
In bagno un pensile a profondità ridotta è l’idea storage da copiare. Sopra il lavabo sospeso AG.Stahlform in acciaio smaltato bianco e nero [Alape, cm 51x36x36,5h] c’è una fila di pensili super contenitivi anche se a profondità ridotta, realizzati su misura.
Ebbene sì, in questo appartamento le pareti delle camere sono di vetro! Addio privacy? No, solo in altro modo di viverla.. e lo stile nordico porta ordine e pace
All’ultimo piano di un palazzo ’800 a Mantova, la casa di Giovanna ci introduce in un progetto tanto inusuale quanto riuscito. Allo Studio Archiplan la proprietaria aveva chiesto un appartamento luminoso in cui abitare col figlio, che allora aveva 9 anni.
Le scelte fatte
«La casa era divisa in tante stanze piccole e buie, ma il doppio affaccio Nord - Sud ci ha spinti a osare: abbiamo proposto di sostituire i muri con pareti in parte di legno e in parte di vetro» dice l’architetto. «Ora la luce corre senza ostacoli tra i due affacci».
Giovanna aveva accettato l’idea che le permetteva di avere sempre sott’occhio il figlio, e oggi che lui è quasi adolescente non è affatto pentita: «Basta abbassare le tende a rullo per recuperare la privacy» dice. «Ci siamo abituati alla condivisione, è come vivere in un loft. E questa ‘trasparenza’ ci ha insegnato ad avere cura e rispetto degli spazi comuni».
La luce e i materiali naturali hanno la capacità di farti stare bene e fare della casa un vero rifugio, dice Giovanna.
Il tocco di stile
Arredi e infissi sono in bianco e in rovere naturale o sbiancato: una scelta che aiuta a dare ordine dove le stanze sono a vista.