Ispirazioni

Piccoli lussi e grandi ‘trucchi’ per sfruttare al meglio lo spazio

Il buon vivere è anzitutto atmosfera: lo sa bene l'architetto Ilaria Bellia che, a Milano, ha progettato il suo nuovo pied-à-terre tracciando una ricostruzione filologica e portando luce anche dove non c'era!

Per Ilaria Bellia, questa casa doveva essere un appoggio stabile nel capoluogo lombardo: «Per sentirci finalmente dei veri cittadini di Milano!» dice. «Non ci viviamo tutto l’anno ed è molto diversa da quella che abitiamo tutti i giorni a Roma. Per questo ho scelto di progettarla come uno sfizio, una grande suite d’albergo».

La casa, ubicata alle porte di Brera in un palazzo del ’500, al momento dell’acquisto non era altro che uno studio fatiscente articolato in due stanzoni molto grandi e solo tre finestre.

Le scelte fatte

«Nel primo vano, che dall’ingresso arrivava fino alle due finestre ai lati del camino, ho ricavato salotto, cucina, lavanderia e bagno ospiti. Nella seconda stanza, invece, due camere da letto, cabina armadio e bagno: essendoci una sola finestra, la nuova loggia permette di portare luce a quella camera che sarebbe stata cieca» spiega Ilaria

Il tocco di stile

Nell’estetica, la proprietaria ha messo in evidenza il carattere storico dell’immobile portando alla luce i vecchi mattoni, dando lustro alle travi, usando finiture rétro come l’ottone e il terrazzo veneziano. Il décor finale, glam ma per nulla pretenzioso, è opera della nostra stylist Cristina Gigli. Che stile!

Testi

Grazia Caruso

Stylist

Cristina Gigli

Foto

Giandomenico Frassi