La veranda era la tettoia per le auto. «È stata chiusa da una vetrata scorrevole in ferro: 108 vetri installati da Massimiliano!» dice Serena, che invece ha dipinto di verde Cina il day-bed francese Anni ’20. A parte le poltrone Ikea,
i mobili sono tutti di recupero: «In questa casa non c’è nulla di nuovo, o quasi!».
A terra, cementine Honey Cementiles fatte a mano, in cemento mescolato con polvere di marmo e ossidi colorati [Bisazza, cm 20x23 € 217/mq];
a parete piastrelle Bisello bianche [Ceramica Vogue]. Palline decorative [Vertecchi] e albero di natale grande [EDG Enzo De Gasperi € 790] con palline [Vertecchi € 25 cad] come la ghirlanda sul camino[€35].
La tavola di Natale ha tovaglia bianca in lino [La Fabbrica del Lino], piatti verdi con animali Wood [Bordallo Pinheiro, il piano € 19,50, quello con l’alce € 15], bicchieri a calice [Villeroy & Boch], segnaposto a pallina con sonaglio [Europlanet Casa] e a cuore più albero di biscotti di [Pasticceria Dolce Roma], stelle di carta [Silvia Raga], rami decorativi centrotavola di [EDG Enzo De Gasperi € 11 cad] come i portacandele verdi sul top della cucina; candele bianche [Vertecchi].
«La scelta di cementine diverse in ogni stanza è dissonante, i decori non si armonizzano, ma volevamo che fosse così, come nelle case umili di una volta!» dice Serena. «L’unico fil rouge è il rosso presente in quasi
tutti i decori dei pavimenti».
Tappeto Kama [G.T.Design € 1.920], albero [EDG Enzo De Gasperi € 790] come le palline trasparenti e la ghirlanda della porta. pacchetti, scatola rossa e carta regalo [Vertecchi].
Cementine marocchine [Yann], lampada [Cini&Nils € 114,24], copripiumino [La Fabbrica del Lino], cuscini [L’Opificio e La Fabbrica del Lino], plaid Tricot e bianco e rosa [CoinCasa da € 69,90], candela [Diptyque].
Il bagno di servizio è un gioiellino grazie alle pareti rivestite con la carta da parati William Morris, utilizzata anche per creare dei quadretti, nella stessa punta di blu che troviamo sulle piastrelle.
Un pavimento (in cementine) diverso in ogni stanza, alle pareti collezioni di salieri, piatti, specchi. Mise en place 'ribelli' e irresistibili: a casa della nostra lettrice Serena dove tutto è bellezza e cura!
La casa di Serena, nostra lettrice conosciuta su Instagram, è detta in una frase: amare e curare la casa per amare e curare se stessi e le proprie origini. Siamo ad Avezzano, nel cuore dell’Abruzzo, in un edificio in cemento e pietra costruito negli Anni ’20 dopo un terremoto dal nonno di Massimiliano, marito di Serena.
Le scelte fatte
«La casa ha le pareti tutte portanti, non abbiamo potuto fare interventi, tant’è che il salottino è il passaggio per le camere» dice Serena. Il lavoro è stato arredarla riallacciando i fili con la storia.
Il tocco di stile
«Quando è iniziata l’avventura della ristrutturazione, volevamo un pavimento in legno. Poi un giorno, nel caos, tra polvere e stanchezza, mi sono seduta a terra fra pareti spoglie su cui restava l’ombra di qualcosa che non c’era più: vecchi quadri, stampe brutte, pavimenti rifatti senza criterio e... ho ‘visto’ quel che c’era prima: cementine in ogni stanza». Ed ecco la scelta: cemento colorato, «ogni ambiente un motivo diverso, un mix imperfetto ma vero». Come gli arredi, comprati durante il lockdown su siti di second hand e da profili Instagram di brocante (li trovate tutti tra le pagine: annotateli!).