La libreria è realizzata su misura con dei fogli di lamiera di 3 mm che non aggiungono altri spessori oltre agli stucchi. Così si evidenziano anche gli oggetti. Luce di [SergeMouille] e cuscini décor [L’Opificio]. Divano Reverberi [Poltronesofà], dittico The Gift di Daniele Cascone e serigrafie [Galleria Soquadro], pouf prototipo [Made a Mano].
Teste di moro: in Sicilia sono simbolo e leggenda. Queste sono [CritaCeramiche]. La luce multi-lite
di Louis Weisdorf, creata nel 1972, arriva dall’età d’oro del design danese. Tavolo [€599] e sedie [€59,99] di [MaisonsduMonde].
Cucina moduli bianchi
[Miton da Arché Arredamenti], rivestimento in pietra lavica [Made a Mano], sgabelli Henriksdal [Ikea € 65], lampade a sospensione in vetro [Qazqa su Amazon]. Sulle mensole, quadri
serie Death Foods for New Worlds di Carmen Mitrotta [Galleria Soquadro].
copia l’idea In Spagna i bastoni appendiabiti si lasciano
a vista in camere e ingressi. Dotati di led, illuminano anche!. Nella nicchia pinguini [Critam].
Letto So Pop Folding con cassone di [Noctis], lampade
in cemento [ZMH su Amazon], tavolino [Made a Mano]. lenzuola [Chez Moi], cuscini [Marimekko], tappeto Coconutrug [G.T. Design].
Il primo bagno di cortesia si trova proprio alle spalle dell'altro bagno.
CasaFacile > Case > Ispirazioni > Recupero storico di un appartamento per uno stile giovane e contemporaneo
La casa di Erika è un virtuoso esempio di recupero storico pensato per uno stile giovane e contemporaneo. A scoprirla è Grazia, che ce la racconta così...
Questo servizio è nato quasi per caso. Erika, che non conosco ancora, condivide uno scatto delle sue cementine in una pagina di Facebook, quel dettaglio mi incuriosisce e la contatto: è architetto e dopo tanti anni trascorsi fuori ha deciso di far ritorno a Caltagirone e di fondare con la sorella Valentina uno studio di architettura e comunicazione, StudioProd. Basta qualche immagine della sua nuova casa per convincermi a proporre lo shooting al direttore di CasaFacile e a correre da lei...
Le scelte fatte
Il progetto sviluppa due temi, quello del tempo e quello della natura: «Il passato scolpito nell’architettura ritorna per integrarsi allo stile contemporaneo degli arredi», racconta Erika, «mentre la quinta degli alberi secolari del giardino di Caltagirone varia i colori al variare delle stagioni e diventa un quadro sulle pareti bianche».
Il tocco di stile
Stampe d’autore e tante maioliche: siamo o no nella città della ceramica? I pavimenti inizio ’900, gli stucchi in parte ricostruiti e le porte a doppio battente sono tutti recuperi che Erika ha pianificato durante la ristrutturazione e che danno importanza al salone. Lo sapevi che il nome di Caltagirone, Cattagiruni per i cittadini, deriva dal termine arabo Qal’at al Ghiran che significa letteralmente ’Rocca dei Vasi’?