Trasformare una casa angusta e male organizzata in un rifugio elegante e funzionale: era il compito affidato da una coppia a Nancy Geernaert, giovane architetto belga. Affacciato sui pittoreschi tetti di Parigi, l’appartamento aveva già un suo fascino. Ma la disposizione degli ambienti era démodé e ‘mangiava’ spazio. «Amo la convivialità, così ho pensato che la zona giorno, di 25mq, era grande abbastanza per comprendere una cucina», dice Nancy: «Bisognava solo rivoluzionare la pianta!».
Quando si ha a disposizione una metratura limitata conviene creare omogeneità di volumi e colori, ed evitare la confusione visiva. Come consiglia Nancy: «Gli arredi su misura in questi casi sono ideali: in cucina ho nascosto tutto dietro sportelli bianchi, comprese la lavatrice e la lavastoviglie. Idem per contatori, impianti elettrici, tubature di casa: sta tutto in insospettabili armadiature».
Grande importanza, nelle sue scenografie, hanno i colori: «È stato il cielo, che si vede libero dalle grandi finestre, a suggerirmi la carta da parati verdeazzurra del living». Che pare specchiarsi nelle piastrelle di cucina...
«I proprietari non amavano il verde, ma per me era perfetto, e allora l’ho proposto mischiato a una punta di blu: è piaciuto molto!». In camera da letto un tono più scuro mette in risalto gli stucchi a soffitto. E per ‘allargare’ l’ambiente, due trucchi: la libreria da una parete all’altra, e molti specchi. «Ho un’anima fiamminga, adoro curare il décor. Non importa la cifra a disposizione: prima di creare la mia agenzia di design ho lavorato in grandi studi di pubblicità, e ho imparato a gestire con rigore un progetto e un budget. Non avere soldi illimitati allena la creatività!».
Nancy naturalmente ha conservato quel che era prezioso, come gli stucchi a soffitto e il bel parquet antico. E ha curato i dettagli: maniglie e interruttori uguali e neri, molto legno, lino prezioso per i tessili. Perché sono i particolari a dare respiro a una casa, per quanto piccola, e a regalarle il profumo inconfondibile della cura.