Tavolo [Extendo, da Galleria Mia], sedie Ariston di Augusto Bozzi per Saporiti, Anni ’50, da [Spazio Ampio], come il lampadario Poliedri, di Venini su disegno di Carlo Scarpa. Un tappeto-tigre? Tiger di [Rugvista], lampada a forma di palma su [viaantica.be].
«Parte della composizione è stata recuperata dalla casa precedente: l’abbiamo ampliata e ridisegnata, insieme al tavolo, riprendendo il modello originario. Alla fine abbiamo inserito questa cucina economica in acciaio perché Giulio, cuoco per passione, desiderava avere dei fuochi semi-professionali» racconta
la stylist Cristina Gigli.
Dalla cucina, la porta a due battenti, ridipinta di grigio antracite, apre su un insieme optical: pavimento di cementine a scacchi e una fila di sospensioni in ottone. Oggetti sul tavolo [Bitossi Home], frigorifero Fab 38 [Smeg].
Cementine [Popham Design], in vendita da [Cantiere Galli]; sospensioni in ottone realizzate da [Piccola Bottega], librerie Krossing [Kriptonite]. Sulle ‘scatole’ rosse a destra, il colore a olio è Baked Cherry 14 [Little Greene].
Geniale l’idea di aumentare i metri quadri di alcune stanze, come il bagno degli ospiti, creando dei volumi che si staccano dal setto principale e fuoriescono come se fossero scatole rosse.
Nella camera di Giulio e Alice, Cristina bissa
la carta a tema animalier e, per sfruttare meglio gli spazi, scompone l’armadio principale in più armadi, fatti realizzare su misura e con le ante rivestite in paglia, che contrasta con il legno più scuro.
Carta da parati Satara [Cole&Son]; letto, comodini e comò della linea Portobello [Maisons du Monde], sedie mod. Ariston di Augusto Bozzi per Saporiti, Anni ’50, in vendita da [Spazio Ampio], lampadario [Piccola Bottega], lenzuola [La Fabbrica del Lino].
Bisognava inserire una doccia, una vasca e un mobile con due lavabi, quindi Cristina ne ha disegnato uno su misura, prevedendo degli inserti in paglia di Vienna e due bacini dalle dimensioni contenute. Mobili su disegno di Cristina Gigli, realizzati dalla falegnameria [Teknocoop Wood Design Solutions], lavabo Shui [Ceramica Cielo], luci [Piccola Bottega].
Carta da parati Animal Kingdom [Photowall], letti Dreamer Cabin Bed Natural [Blomkal].
CasaFacile > Case > Ispirazioni > Un riuscitissimo esempio di ‘more is more’ nell’appartamento romano Anni’60
Prendi una casa Anni'60 con un'importante boiserie in legno: cosa fai? La risposta è stata: la metto in risalto con una carta da parati esotica che spiazza e aggiungo arredi della stessa epoca...
Giulio e Alice, grandi appassionati di viaggi, hanno acquistato questa casa a Roma, in zona Flaminio, grazie all'intuizione e di alcuni amici: in parte già ristrutturata, occorreva solo rifare il bagno e personalizzare quello che c’era. Così hanno contattato Cristina Gigli, la nostra interior stylist che – in collaborazione con l’architetto Raffaella Malservisi – ha curato il progetto.
Le scelte fatte
«L’appartamento rispondeva ai nostri gusti e all’amore per il design Anni ’50 e ’60. Erano ancora presenti pavimenti, boiserie e caloriferi d’epoca che, grazie al progetto di Cristina, sono nuovamente sbocciati» dice Alice. Alcune stanze sono state ampliate creando un divertente gioco di volumi che fuoriesce dalle pareti originarie, abbattute.
Il tocco di stile
È stato decisivo l’intervento di Cristina che invece di ‘smorzare’ le boiserie in legno preesistenti le ha sottolineate aggiungendo carte da parati esotiche che danno un tocco eclettico e fanno risaltare le essenze scura del legno. Gli arredi sono un mix di pezzi presi nei brocante algerini e di vintage nostrano, come le poltrone gialle in stile Gio Ponti e quelle arancioni di Artifort che facevano parte dell’arredamento dell’hotel El Djazair ad Algeri.