Una vetrata in ferro divide living e ingresso: davanti alla sua parte fissa, il camino è appoggiato a un setto murario realizzato ad hoc. Il fatto che la canna fumaria in questo modo fosse decentrata rispetto al focolare non ha rappresentato un problema, anzi:
il tubo in acciaio lucido fa anche décor!
«Qualsiasi cosa abbiate nelle vostre stanze, pensate innanzitutto alle pareti, perché sono loro a costruire la vostra casa,
la vostra dimora...». William Morris, The Lesser Arts of Life, 1882.
All’ingresso e in cucina, carta da parati Pimpernel [Morris & Co.]. cucina [Nova Cucina], sospensione Nur [Artemide]. Sgabelli Bergmund [Ikea] rivestiti, come il cuscino della panca, con un tessuto che ripropone il disegno della wallpaper.
Wallpaper in cucina? si può! Scegli una wallpaper vinilica, in Tnt (tessuto- non-tessuto) o in fibra di vetro
con superficie resinata: è impermeabile e lavabile e resiste ai vapori. Fai fare un trattamento sigillante sulle giunture tra i rotoli della carta.
Ami il cotto, ma preferisci un materiale di più facile manutenzione? Il grès effetto cotto fa al caso tuo: guarda quello della collezione Wish, nella versione Brick Semimatt [Ragno], della serie Terra [Marca Corona]
e anche delle collezioni Vignoni, Carpegna e Galestro [Del Conca].
Chiudi la nicchia, o solo una parte di essa, con ante in paglia di Vienna: addio disordine! Il lampadario XXL, a cupola, arreda bene gli spazi alti e ampi. Perfetto anche sull’isola!
La veranda è l’unica parte che Nora e Ottavio hanno fatto realizzare ex novo. «Volevamo uno spazio dove i bambini potessero giocare, mangiare, colorare, sporcare senza restrizioni, ed è di fatto la parte che viviamo di più anche con
gli amici o nelle cene di famiglia. Ha un’apertura completa sul giardino e in primavera diventa una stanza en plein air; in inverno si cucina sulla stufa a legna» racconta Nora.
Tavolo [Ikea] non più in produzione: simile, il modello Brooklyn, allungabile e disponibile
in varie misure [Westwing]. Tappeto Lohals [Ikea]. Sedie intrecciate Costa [Westwing], poltrona naturale sospesa
Nest, da utilizzare solo indoor [Casa].
Intorno al tavolo di rovere, le sedie in rattan e la stuoia in fibra di cocco aumentano il tasso di décor al naturale. La parete dipinta di grigio antracite, secondo il suggerimento dell’interior designer Eugenia Gourlay, spinge
lo sguardo verso il verde all’esterno. Uno spunto da copiare!
Carta da parati Bird & Pomegranate [Morris & Co.], lampadario Sphere Led [The Lighting Superstore]. Il tavolo e le sedie sono vintage. Puoi trovare delle belle tende di lino da [La Fabbrica del Lino]. A parete, pittura Pleat 280 [Little Greene].
Nelle case dei primi del ’900 la sala da pranzo era una delle stanze di rappresentanza: oggi
è usata per le poche cene più formali o come luogo di svago.
Tappeti simili puoi cercarli su [Rugvista]. busti in terracotta, come quello sul pianoforte, in vendita su [Selency]. Se cerchi sedie Art Nouveau simili a quella sopra, vai su [mobilidelpassato.com].
«Quando la luce naturale nella stanza scarseggia, è meglio
usare il metodo che io chiamo ‘embrace the darkness’, cioè abbraccia l’oscurità: uso colori più scuri per creare un ambiente confortevole e caldo» spiega l’interior designer Eugenia Gourlay.
Le carte da parati di William Morris, a partire dagli anni Settanta dell’Ottocento, sono state una rivoluzione: durante la vita dell’artista furono prodotti circa 70 motivi, tra cui questa, Bird & Pomegranate (1866). Morris ne sollecitava però un uso appropriato: detestava le boiserie di carta, tanto in voga all’epoca, e quelle che imitavano elementi architettonici, fregi e angoli. Secondo la sua visione, era sufficiente usare un unico motivo e dividere la parete in due «con una boiserie di 4 piedi e 6 pollici».
Hai notato il posizionamento laterale dei rubinetti e il mobiletto a incastro sotto piano? Lo spazio contenitivo basta, perché poi è ripetuto a destra e a sinistra del lungo specchio. Un’idea da copiare!
Tappezzerie Old England, antichi pavimenti recuperati e colori di tendenza: il relooking di questa casa Liberty sul Lago d'Orta propone uno stile informale che invita a osare!
Omegna, lago d’Orta. Attraversare le stanze di questa casa signorile del primo ’900 significa fare una passeggiata all’interno di una dimora di campagna che sperimenta il contrasto con i tempi moderni e le nuove esigenze di una famiglia numerosa. A raccontarci questa storia sono la proprietaria Nora Gaballo – che vive qui con il marito Ottavio Pisarra e i figli Vittorio, Ester, Achille e Camillo – e l’interior designer Eugenia Gourlay. Nora ed Eugenia si sono conosciute su Instagram: la prima, un giorno, si imbatte nella bacheca della seconda ed essendo un’amante dello stile British decide che è la professionista giusta a cui affidare la decorazione della sua villa, ristrutturata poco tempo prima.
Le scelte fatte
«La nostra casa davvero ci rappresenta: ci piace il mood inglese ma non solo... La cucina esprime al meglio la varietà del nostro gusto» inizia Nora. Dove non è stato possibile recuperare il parquet sono stati inseriti cotto, cemento industriale e marmo; e si è ampliato lo spazio con una veranda perfetta per la quotidianità familiare.
Il tocco di stile
Le carte da parati di William Morris, capaci di legare tutti gli arredi, vecchi e nuovi, con il loro sapore inglese.