Oltre all’isola col top in marmo, l’oggetto del cuore di Julia è la scala scorrevole per raggiungere gli armadietti più alti. Era di una vecchia libreria e Adam l’ha comprata per lei perché non si arrampicasse con mezzi di fortuna. Dietro le mensole, piastrelle gialle come gli sgabelli.
Nel living, poltrone Bumper di Ward Bennett [Herman Miller €1.600 circa]. Divano Rest [Muuto]. Sul lampadario di ottone, scarponcini in ceramica di Brie Ruais. Sul tappeto [Anna Karlin Studio], spiccano le gambe ottone del tavolino.
Sul letto che proviene da un set cinematografico, una coperta disegnata da Julia e ispirata ai dipinti di Frank Stella. Il tappeto marocchino è un dono di nozze; lampada [Pletz Made], quadri di S. Naess.
Come alla SPA. Comodo il gradino in muratura nel vano doccia! Occhio al gioco delle geometrie con le piastrelle ‘penny’ rotonde e, a terra, i mattoncini [simili gli Eden di Ragno] con fughe scure. Tocchi décor, la grande pianta e i vasi english style.
Lo studio è anche stanza per gli ospiti: il mobile-letto salvaspazio è un classico modello Murphy (nato nel 1900, è il primo letto a scomparsa: fantastica la sua storia su » murphybedhq.com): quando si abbassa la rete, i pensili restano orizzontali e gli oggetti al loro posto. Julia lo ha trovato su Craiglist, portale di annunci molto popolare negli USA. La coperta è afgana. Il pavimento ha mattonelle vintage a rombo, recuperate da un hotel.
Julia e suo marito Adam hanno sistemato da soli il giardino (era una giungla di bambù), con aiuole rialzate e ghiaia. In tavola, bicchieri e piatti bordati di blu, simili ai Parisienne di [Bitossi Home]. La scala porta alla zona giorno, a pianterreno ci sono le camere.
A Brooklyn una casa d'epoca è stata trasformata con spirito creativo in un mix perfetto tra arredi moderni e mobili vintage
New York, Brooklyn: nel tranquillo quartiere di Clinton Hill, tra strade alberate e case d’epoca, abitano Julia Sherman, suo marito Adam e la cagnolina Lucy. «Ci siamo innamorati subito di questo edificio del 1890, dei suoi ambienti spaziosi e pieni di luce» dice lei. «E naturalmente del giardino! Amiamo coltivare le piante, e io ho fatto della passione per giardinaggio, fotografia e cibo il mio lavoro. La cucina è il mio quartier generale: il pezzo forte è l’enorme isola con il piano in marmo, comoda e ospitale. Ai miei amici piace starsene lì attorno a chiacchierare». Il libro di Julia, ‘Salad for president’, è appena uscito: raccoglie le ricette di 10 artisti e 70 sue, lo trovi su Amazon.it.
Quando Julia e Adam l’hanno comprata nel 2011, questa casa era in condizioni disastrose. Eppure, proprio perché abbandonato da tempo, l’edificio aveva conservato preziosi dettagli originali: stucchi, maniglie d’epoca, parquet, quattro camini. Una vera fortuna! Due dei quattro piani sono stati destinati all’attività lavorativa di Adam, gli altri all’abitazione: la zona giorno, con la cucina aperta sul living, occupa il primo piano, dove una volta c’era la sala dei ricevimenti. Al pianterreno c’è la zona notte. Il filo conduttore tra gli spazi? Gli arredi di design vintage, spesso acquistati sul web: «Ho un buon occhio, riconosco i pezzi che valgono anche da foto in bassa risoluzione!» dice Julia.
IDEA DA COPIARE Marocco Style: La nicchia ad arco, prima bianca, è diventata speciale con il decoro stile Marocco. Per copiare l’idea, puoi coprire le mattonelle con stickers di Tileskin. O usare vere piastrelle con disegni che componi tu con un simulatore on line su » mipadesign.it o » mosaicdelsur.com
Poi, al mood vintage aggiunge un po’ di vena artistica, per soluzioni insolite – i vasi nel box doccia, un camino in disuso come cuccia di Lucy. «Per me l’elemento più importante di una casa è la sua energia», dice Julia. «Non deve seguire una moda o uno stile preconfezionato, ma essere il frutto dell’intesa di due persone che crescono insieme, e insieme creano uno spazio da condividere».
Testi
Laura Minetto
Foto
Michael De Pasquale e Martina Maffini/Living Inside