Favole e voglia di giocare. È a questo che fanno pensare a prima vista le poetiche ceramiche di Licia Martelli, padrona di casa e titolare di Ceramiche Libere (www. ceramichelibere.com). Poi se ne apprezzano i dettagli e i colori. Da sinistra, pezzi grezzi prima della smaltatura; alzatine e dolcetti Lilli Primavera; una serie di originali sandali che sembrano opere di un grande stilista.
Nei due primi locali, comunicanti attraverso l’apertura ad arco, sono riuniti mobiletti, credenzine, mensole e addirittura cassette da frutta per esporre le ceramiche di Licia. Alcuni pezzi sono recuperati e riverniciati, o rivestiti in carta; altri sono dei fai-da-te di Luca, in un apparente e voluto disordine creativo. Non mancano mai dei fiori freschi, per una calorosa accoglienza (fiori del Centro Internazionale Bulbi da Fiore).
Licia è un’artista, e fa della spontaneità -più che della ricerca dell’ordine e della perfezione- il proprio stile. Lo si vede anche dal suo showroom Ceramiche Libere, dove tutto trova posto, in piacevoli e sempre nuovi accostamenti. Tra i vecchi mobili riciclati e le nuove strutture fai-da-te che Luca Maestri (tel. 328/41.14.287) ha realizzato, la nota distintiva è l’inserimento di una “nicchia passante” in legno naturale, cioè aperta sui due lati, per incorniciare i pezzi più belli. L’illuminazione è risolta con un sistema di faretti alogeni a binario, regolabili e orientabili, di Rossini Illuminazione.
Il vecchio mobile da ufficio, rivestito sul retro con tappezzeria dal motivo a foglie, è posto al centro del secondo locale per schermare e servire l’angolo ufficio. In primo piano attaccapanni Spider di Progettishop con borsa Fumetto di Tablecloths.
Avendo tanto spazio a disposizione, Licia e Luca hanno preferito evitare i pensili, per avere le pareti libere. I soli ingombri sono il frigo nero (Hoover), la colonna forno (Hotpoint Ariston) e la super-cappa in acciaio inox (Faber); il resto delle pareti verniciate a smalto bianco (Soluzione perfetta, in alternativa alle piastrelle per avere le pareti impermeabili e lavabili), sono decorate con la Tappezzeria Ceramica di Licia. Si realizza su misura ed è composta da cerchi in ceramica di diverse misure e colori da incollare a parete (€ 150 al mq, che corrisponde 4/5 pezzi). Sopra al lavello (di Jollynox, non più in produzione), altre opere di Licia.
Il passaggio tra showroom e casa è regolato da una grande porta pieghevole in ferro, con feritoie orizzontali e verticali che lasciano intravedere, quasi spiare, senza travalicare la privacy, ma soprattutto senza dare quel senso di chiusura ermetica che sarebbe esagerato in questo vivere tra casa&bottega. È un’altra opera di Licia, realizzata da Alessandro Rametta (Efesto Art). Sul tavolo, in primo piano, la zuppiera single della collezione Lilli Primavera (cm 18x13, €140); una torta (pezzo unico) e l’alzatina con dolcetti segnaposto (cm 18x20h €82 l’alzatina; da €16 i dolcetti). A parete, due tele stampate con Diabolik ed Eva Kant di Mycrom (cm 80x130, €350 cad).
Sembra un striscia di carta plissettata, come si fa con l’origami: è la scala in ferro, arrugginita ad hoc, che conduce alla zona notte sul soppalco. Nella nicchia a parete, dietro la scala, una delle librerie in legno realizzate da Luca Maestri. In primo piano il tavolo quadrato con angoli arrotondati e 4 sedie che accostate a filo formano un solo mobile compatto. È Fusion di Ikea (cm 90 di lato € 301,49). A parete i 2 ritratti sono di un amico pittore, Mario Cogoni (347/59.63.918); il designer del vaso fatto a cuore è Gianni Veneziano (www.gianniveneziano.it); il grembiule-jeans appeso a parete è di Lis Carpenter; pentola nera di Emile Henry. A terra, vecchia radio bianca Brionvega con casse.
Il divano “comodoso” per accoccolarsi a leggere o a guardare la tv è di vecchia data, ma ancora valido, e rivestito di rosso acquista nuova vita; cuscini di Lis Carpenter. La lampada da terra è un pezzo Anni ‘70; i vari mobiletti in legno sono opera di Luca e sue sono anche le innumerevoli collezioni di fumetti ordinatamente allineate nelle librerie tutt’intorno. A parete, un vecchio manifesto di Mazinga contro gli Ufo Robot e una stampa su tela di Valentina, di Mycrom (cm 150x65h, €300).
Le librerie in pino di Svezia Ivar di Ikea (€49,42 il modulo di cm 90x30x179h) rivestono quasi tutte le pareti del soggiorno. Accolgono infinite collezioni di fumetti, ma anche cassette, dvd e alcuni personaggi dei cartoon in gomma. Nella foto si vede anche il lungo tavolo che era da pranzo, usato ora come scrivania. La sagoma di cartone raffigura una signorina Anni ‘50 che fa pubblicità alle pellicole Ferrania.
Luca Maestri (tel. 328/4114287) ha disegnato e realizzato con le sue mani la libreria Tetris, pensando al puzzle-game più famoso del mondo (inventato nel 1985 da Alexey Pazhitnov, ricercatore russo). Il pannello a parete ha delle scanalature dove si fissano i moduli in legno che possono scorrere e creare sempre nuove configurazioni (realizzabile su misura, a richiesta).
Cabina armadio per due? Dietro il letto! L’intera striscia di spazio al di là del muro maestro è destinata al guardaroba: una cabina armadio organizzata perfettamente, chiusa da ante scorrevoli in policarbonato semitrasparente. Scorrevoli anche le ante rivestite in tessuto a fiori (Ikea) che celano la nicchia sopra la mensola a lato del letto. Copriletto di Cassera, federe di Lis Carpenter; cuscini di velluto bianco e arancione di Cinzia Sforza (€50 cad).
Visivamente leggerissimo, il soppalco è appoggiato alla libreria realizzata su misura nella nicchia. Come luci per il letto, 2 applique storiche di O Luce.
Il lavabo in ceramica Scola di Duravit (cm 61,5x46x18,5h €540), con bacino tondo e un piano d’appoggio laterale che lo fa somigliare a un lavello, è fissato a parete nell’angolo di fronte al box doccia. Rubinetto Z Point disegnato da Simone Micheli per Zazzeri (€495,50); mensoline in ceramica di Licia Martelli, come il vaso, il portasapone e i contenitori colorati. Sotto il lavabo, il contenitore Componibili 4967 di Kartell (da €89) e lo sgabello Honey di plastica a base esagonale di Con&Con (€95,30). Salviette colorate in puro lino, con frange, di Cinzia Sforza (da €18 a 80).
Dietro il negozio c’è l’abitazione, proprio come una volta. Tutti e due hanno l’impronta fumettosa e un po’ sognante di Licia e Luca, i proprietari. Che hanno aperto le loro porte due volte, prima alla nostra stylist e ora a voi tutti...
In un palazzo dei primi del ’900 nella periferia storica milanese, la tipica tipologia commerciale del negozio su strada con retro è stata trasformata in casa&bottega (come si diceva una volta) dagli architetti e designer Licia Martelli e Luca Maestri. Lei, architetto paesaggista, progetta giardini e terrazze, ma anche ceramiche in pezzi unici e piccole serie dalle forme leggere e dallo spirito ironico, che hanno il sapore del fatto a mano. Lui, creativo, bricoleur, esperto e collezionista di fumetti, progetta giochi di società. La bottega, un tempo rivendita di stracci e poi officina di un fabbro, ospita ora lo showroom di Licia: Ceramiche Libere. Uno spazio articolato con accesso e vetrina sulla strada, dietro c’è l’ufficio e a lato il soggiorno-studio, regno di Luca. In fondo, ampia cucina-pranzo e, sopra, il mini-soppalco-scultura, il letto e la cabina armadio.
Ed ecco la casa! Attraverso una porta-scultura a libro, dallo showroom si passa al living, diviso idealmente in 3 zone: musica, pranzo e cucina, più bagno e ripostiglio. Ma, grazie all’altezza tipica delle case del primo Novecento, l’elemento clou è il soppalco: piccolo, a cavallo del muro portante centrale, per letto matrimoniale e cabina armadio. La struttura è in ferro (arrugginito ad hoc con la tecnica che Licia Martelli usa anche per i suoi quadri) con bella scala in lamiera piegata e balaustra formata da cornici di ferro sovrapposte, come una scultura, opera di Alessandro Rametta (Efesto Art, 02/23.16.35.39, efestoart.com) su disegno di Licia. A terra, la demolizione di 5 strati di rivestimento ha permesso di installare il riscaldamento a pavimento e di riportare alla luce 2 botole che servivano a far scendere materiali nella cantina, è stata posata ovunque la piastrellona in grés Venis Ferroker (cm 44x66, Porcelanosa), perfetta per la conducibilità del calore delle serpentine sottostanti.