Roberta e la sua famiglia si sono trasferiti da una casa d’epoca a una degli Anni ’70. «Ciò che mi ha convinta a rinunciare ai soffitti alti e alle cornici rétro sono state le grandi finestre del soggiorno e la possibilità di ridisegnare gli spazi in base alle nostre necessità» racconta Roberta. «Volevamo uno studio apribile sul living, due camere da letto, una cucina parzialmente a vista, ampie armadiature e due bagni comodi».
Le scelte fatte
In stretta collaborazione con l’amica architetto Loredana Salfi, che ha seguito e diretto tutti gli interventi architettonici e disegnato alcuni arredi fissi, i proprietari rivedono gli spazi in modo da eliminare le ‘zone morte’, come il corridoio che girava intorno al vano ascensore, e danno la giusta misura alle stanze trovando spazio a contenitori a sorpresa (quelli della camera padronale sono profondi 90 e 120 cm!). Infine con Vanessa Pisk «che seguo e ammiro da anni su CasaFacile» dice Roberta, «abbiamo aggiunto importanti tocchi di interior, dalle carte da parati rétro e grafiche, ai colori, agli arredi vintage e iconici».
Il tocco di stile
Il fil rouge della zona giorno sono le geometrie nette: linee diritte e curve nello stesso punto di nero che riveste pareti e soffitto di ingresso e cucina, ammorbidito da imbottiti chiari più tessili in tonalità calde e in texture tridimensionali. Nella zona notte, l’atmosfera si fa più morbida e romantica grazie a una palette soft.