Qualche mese fa riceviamo una mail da Cristina: «Sono un’abbonata fedele alla vostra bellissima rivista e vi scrivo per la prima volta. Abbiamo acquistato una delle sei Case per Dirigenti Olivetti a Ivrea. Siamo alla ricerca di un bravo architetto d’interni che sappia coniugare la particolarità della casa con le esigenze quotidiane di una famiglia con bambini. Ci aiutate?».
Potevamo dire di no?! Intanto questa casa ha una storia bellissima... Ivrea è stata la Silicon Valley italiana: qui tra il 1926 e il 1977, Camillo e poi il figlio Adriano hanno realizzato una vera e propria città industriale, coinvolgendo importanti architetti come Figini Pollini e Marcello Nizzoli i quali hanno ideato abitazioni per i dipendenti e infrastrutture di alta qualità ambientale e architettonica.
La filosofia di base era che l’aspetto dei luoghi di lavoro e di residenza influiscono sulla qualità di vita e sull’efficienza produttiva. Insomma, vivere e abitare bene per produrre meglio. Le case erano date in affitto o a riscatto a condizioni vantaggiose rispetto ai prezzi di mercato e rispecchiavano la gerarchia della fabbrica: c’erano abitazioni per gli operai e abitazioni per i dirigenti, come quella in cui ora vivono Cristina e Davide con i figli, e che la nostra stylist Vanessa Pisk ha aiutato ad arredare.
Le scelte fatte
Dal 2018 il villaggio Olivetti è patrimonio dell’Unesco: la responsabilità era massima. Bisognava traghettare la casa nel presente, ma con rispetto del passato. Mobili, colori e pattern: la scelta non è stata di tipo filologico perché troppo vintage l’avrebbe resa una casa museo, inadatta a una famiglia. Eppure sembra che gli arredi scelti siano sempre stati qui. Benvenuti in una casa davvero speciale!