Lo abbiamo chiesto a Pietro Tasca, titolare di Amministrazioni Tasca: ecco la sua risposta.
Le comunità energetiche condominiali sono costituite da un gruppo di condomini (due o più) che installano impianti fotovoltaici sui tetti o nelle aree pertinenti al condominio.
L’energia prodotta è condivisa tra i condomini partecipanti, che la useranno per soddisfare le proprie esigenze energetiche. Dopo di che l’energia non consumata viene prelevata e acquistata dalla rete elettrica nazionale.
Così si riduce la dipendenza dalla rete, si risparmia sulle bollette e si guadagna persino.
Dopo aver fatto svolgere uno studio di fattibilità, i condomini interessati devono chiedere il consenso all’assemblea condominiale. Con il verbale di delibera assembleare che riporta la decisione di costituire un gruppo di autoconsumatori, firmato dai condomini aderenti, si presenta l’istanza per la creazione della Comunità energetica condominiale al Gestore servizi energia.
Si dovrà poi nominare un referente (solitamente l’amministratore) che tenga i rapporti con il Gestore e distribuisca i benefici economici tra i partecipanti.