Anche se non hai un gatto che ama fare i prelavaggi... (!) sicuramente ti sarà capitato di avere qualche problema con l'utilizzo di questo comodo elettrodomestico.
Una lavastoviglie usata in modo corretto dura più a lungo e consuma molto meno. Scopri come ottimizzarne l’efficienza, riconoscendo le cause di piccoli problemi che possono presentarsi e che puoi risolvere facilmente senza chiamare un tecnico.
Rimane acqua sul fondo
Il filtro è otturato: puliscilo sotto l’acqua corrente da residui di cibo.
I piatti sono un po’ appiccicosi
Gli erogatori d’acqua sono otturati o malfunzionanti: smontali come da istruzioni d’uso e puliscili con una piccola spazzola.
Le stoviglie in vetro rimangono opache
L’acqua è troppo calcarea e ‘dura’: regolane la durezza seguendo le indicazioni del manuale e usa il brillantante, che favorisce l’evaporazione dell’acqua dalle superfici delle stoviglie e il sale specifico che garantisce la corretta decalcificazione dell’acqua, così da rendere l’azione del detersivo più attiva.
Sulle stoviglie in vetro, in controluce, si vedono dei graffi
L’acqua nella macchina è troppo ‘dolce’ (povera di calcare). Verifica la durezza dell’acqua e regola di conseguenza le impostazioni di base della macchina come da istruzioni d’uso.
Rimangono incrostazioni di grasso e unto
Hai selezionato un programma con una temperatura troppo bassa: selezionane uno con temperatura più alta per attivare correttamente i componenti del detersivo previsti per sciogliere lo sporco (45 °C sono sufficienti per lavare stoviglie poco sporche). Riponi piatti e pentole molto sporche nel cestello inferiore, dove gli irroratori svolgono un’azione più intensa.
Nella lavastoviglie rimane un cattivo odore
Periodicamente esegui un ciclo di pulizia: almeno una volta al mese avvia un programma a temperatura elevata in assenza di carico con i detergenti specifici.