Ti cade lo zucchero sul pavimento? Hai fatto briciole sul divano? Vedi polvere in un angolo? Ci sono situazioni quotidiane in cui l’aspirapolvere è troppo scomodo e la semplice spugna è poco efficace. È in questi momenti che l’aspirabriciole diventa il re incontrastato delle pulizie lampo.
Un mini aspirapolvere cordless dovrebbe essere potente e maneggevole, senza sacco e facile da pulire, accessoriato e con serbatoio capiente, poco rumoroso e con batterie di lunga durata... insomma sceglierlo non è proprio così scontato, perché dev’essere efficiente sotto tutti i punti di vista. Leggi i nostri consigli.
Prima di acquistare, tieni a mente queste caratteristiche
La potenza influisce ovviamente sulle prestazioni delle macchine. In commercio si trovano aspirabriciole molto diversi in questo senso, si passa dai modelli entry level da 3.6V di potenza (il minimo sindacale) a quelli top di gamma che risucchiano lo sporco scatenando energia turbo da 21.6V (come per esempio Move Lithium di Bosch).
I modelli più evoluti potrebbero avere anche due differenti velocità di esercizio, ma a nostro giudizio questa non è una caratteristica fondamentale per la bontà finale del prodotto. Elemento ben più importante da considerare è la durata di esercizio per singola ricarica. Una durata accettabile dovrebbe garantire per lo meno 15 minuti di utilizzo continuato, considerato che le ricariche non sono sempre indolori, ma possono spaziare dalle 4 alle 16 ore, a seconda dei modelli.
Per serbatoio capiente si intende invece una capacità minima di 300 ml, una quantità già sufficiente a non dover svuotare in continuazione il mini aspirapolvere. Infine è meglio scegliere un aspirabriciole con batterie al litio, perché questa tecnologia allunga la vita delle batterie stesse e garantisce la piena potenza fino a un secondo prima dello scaricamento completo.
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