Bastano un quaderno e una penna per organizzare tutta la tua vita col metodo del bullet journal.
Ti è mai capitato di scegliere con cura una bella agenda per cominciare a tenere traccia di tutti i tuoi impegni e poi accorgerti che, per quanto ben organizzata, non si adattava perfettamente alle tue esigenze?
O magari hai comprato un bel quaderno con l'intenzione di cominciare a tenere un diario giornalero di tutto quello che fai, per segnarti i traguardi che raggiungi, le buone abitudini, i pensieri. Ma dopo neanche una settimana il quaderno era già dimenticato in un angolo a prendere polvere.
Ci siamo passati tutti prima o poi, e per qualcuno la soluzione ha un nome inglese ma un'anima molto semplice e fin economica. Si chiama bullet journal, un metodo sviluppato da Ryder Carroll, grafico newyorkese ispirato dalle difficoltà che lui per primo aveva avuto negli anni a trovare un sistema che lo soddisfacesse.
Il concetto alla base del bullet journal in sé è fin banale nella sua semplicità: fermarsi a riflettere su ogni aspetto della propria vita e tradurlo in semplici voci da elencare e completare con costanza.
Liste, insomma (il 'bullet' è il pallino vuoto a fianco di una attività, da barrare o riempire per segnarla come svolta), ma non solo. Perché dovendo disegnare in proprio la struttura della lista, il metodo offre la possibilità di prendersi del tempo per fare le cose con calma e per creare un disegno che ci invogli a usare la lista stessa.
Carroll spiega che il bullet journal è di fatto una specie di meditazione travestita da metodo di produttività, dato che usando il quaderno si libera la mente da tutti gli impegni, i pensieri e i propositi che la appesantiscono. Così non solo si migliora la propria memoria (aiutandola con gli appunti) ma si riduce anche lo stress percepito quando cerchiamo di tenere in equilibrio le mille informazioni che abbiamo in testa.
Come funziona
Il sistema si basa su quattro elementi base che, impiegati insieme, rendono la tenuta del diario molto rapida (quindi più facile da rispettare). Gli elementi sono:
- argomenti
- numeri di pagine
- brevi frasi per descrivere un'attività o una voce del diario
- bullet per identificare ogni voce
È davvero semplice come sembra:
- In cima ad ogni pagina scrivi il tema o l'argomento di ciò che ci scriverai (calendario, abitudini, progetti, ecc)
- Sotto cominci ad elencare le cose da fare, gli eventi, le note, con rapide frasi che riassumano bene quello che intendi
- Di fianco ad ogni frase ci sarà un pallino se si tratta di un evento, una lineetta se si statta di una nota, un quadratino se si tratta di un'attività da compiere
- Per segnalare che hai completato l'attività inserirai una x all'interno del quadratino corrispondente, se hai rimandato l'attività inserirai il segno di maggiore >, se l'hai programmata il segno di minore <
Questa è la teoria, ma con una legenda a inizio quaderno puoi davvero decidere tu quale simbologia ti aiuta meglio a tenere traccia di tutto.
L'importante è che il quaderno che usi per il diario sia sempre con te, in modo da trasformare la registrazione di pensieri e attività in un'abitudine semplice e naturale.
Se Carroll ha concepito il bullet journal come una semplice strategia per "fermare" il caos della nostra vita senza disperdere energie nella fase di pianificazione, ben presto gli amanti di questo metodo l'hanno trasformato in una vera forma d'arte, arricchendo il proprio quaderno con lettering raffinati, disegni e colori.
Se vuoi cominciare anche tu a tenere un bullet journal puoi usare un qualsiasi quaderno a quadretti o acquistare uno degli splendidi libretti Luchtturm1917 (ma anche un Moleskine va benissimo). E se cerchi ispirazione per come decorarlo, segui l'hashtag #bujo su Instagram, ce n'è davvero per tutti i gusti.