Per le sue mise en place l’architetto italo-luso-brasiliana
Vera Franco, nostra lettrice,
è partita creando un tavolo su misura composto da una base cava e da un piano in vetro: all’interno vengono posizionate le sue collezioni creando un meraviglioso effetto ottico ‘sopra o sotto?’. E se non hai un tavolo così?
Punta al melting pot per tutti i pezzi in più: piattini pane, piatti da portata, vassoi e alzate.
La ‘confusione creativa’ però la ordini con dei fili conduttori: il colore dei tovaglioli abbinato a quello dei fiori, lo stile classico e floreale solo sui pezzi a servire e la porcellana bianca per i posti tavola. I sottopiatti raffiguranti le donne rinascimentali sono il tocco finale che dà forza alla composizione.
I CONSIGLI DELLA LETTRICE VERA FRANCO
- Sovrapposizioni: nella base cava del tavolo sono stati riposti piatti di varie fogge, cimeli di famiglia o ricordi di viaggio. Lo stesso effetto si può ottenere usando una tovaglia dai disegni importanti.
- Il sopra: quando si ha uno ’sfondo’ complesso, è necessario che bicchieri, piatti e posate siano semplici, e disposti secondo le regole.
- Effetto ’wow’: ogni volta che Vera riceve ospiti, prevede sulla tavola un oggetto curioso, magari di famiglia o etnico: «Serve ad animare la conversazione e, attraverso i racconti che ne scaturiscono, a far conoscere di più ospiti e padroni di casa».
- I fiori: i norma non devono profumare per non disturbare gli aromi delle pietanze. In questo caso è stata fatta un’eccezione: i giacinti sono i fiori preferiti dell’ospite d’onore.