Il vetro è colore e trasparenze. Un vero e proprio catalizzatore di luce! Ovunque lo si posizioni cambierà la percezione che hai del suo colore, è alchemico e si trasforma!
Vetrofusione è il nome del laboratorio di Chiara Valentini, artista che per un fortuito caso, si è ritrovata come assistente di un mastro vetraio e ha assimilato tutta la sua precisione nel taglio e la grande abilità tecnica. Lo showroom di Chiara ha una luce particolare emanata dai suoi oggetti in vetro, amplificata dal 'vedo non vedo' che creano. Ma la parte che mi ha colpito maggiormente è proprio il laboratorio sul retro, dove tiene esposti tutti i pigmenti di colore nelle varie tonalità e sfumature
Chiara nell’ultimo decennio si è dedicata anima e corpo a numerosi progetti di home decor e importanti vetrate decorative. Oggi ha ripensato la sua arte, creando la collezione Botanica: piatti in tonalità e sfumature di verdi e blu intensi che riprendono la forma delle foglie di monsthera, ficus e banano. Piatti perfetti per una mise en place originale e colorata!
Quando sei nel tuo meraviglioso laboratorio per creare, a cosa ti ispiri?
Mi piace molto osservare nei dettagli ogni cosa che accade attorno a me. Mi ispirano i luoghi, i colori e le interazioni tra le persone che vedo circondate dai colori delle loro auree. Ma ciò che ha maggiormente ispirato le mie collezioni in questi anni è sicuramente l'attenta osservazione del mondo che ogni giorno le mie figlie costruiscono.
Qual è il tuo angolo preferito all’interno del laboratorio?
La zona produttiva, dove sono a stretto contatto con il vetro, il mio materiale di elezione e dove ci sono il mio forno e i miei utensili. Ma l'angolo che preferisco in assoluto è la postazione di progettazione: una lunghissima scrivania sotto ad una altrettanto lunghissima finestra rivolta ad est dove regna un disordine 'controllato'! Qui trovano spazio: libri, riviste, ritagli di stoffa, lapis, matite colorate, pennelli, pennarelli, campionature, bozzetti, dime, piante… e le fotografie delle mie figlie.
Chiara, quale consiglio daresti ai nostri lettori per creare una mise en place con i piatti in vetro?
La funzione pratica della mise en place, ovvero permettere ai commensali di consumare il pasto nel massimo comfort, va di pari passo con quella squisitamente estetica, che elegge tovaglie, posateria, piatti e bicchieri suoi interpreti. Il consiglio che mi sento di dare in generale è di avere cura dei dettagli e originalità, mettendo sempre un tocco di creatività. L'importante è riuscire a trasmettere uno stile personale ed omogeneo.
Nel mio caso proponendo elementi per la tavola in vetro ( piatti, ciotole, vassoi) vado a valorizzare l'aspetto artigianale e pongo molta attenzione sulla scelta dei materiali. Prediligo uno stile minimale ed informale.
Come applicare il vetro anche nell’home décor e in altre decorazioni per la casa?
Le mattonelle esagonali in vetro possono essere un rivestimento alternativo alle solite piastrelle. Si possono usare in cucina, per valorizzare una parete anonima o in bagno per accompagnare un lavabo di design.
Un’altra idea per utilizzare il vetro in maniera alternativa può essere quella di creare dei paralumi per appliques in vetro abbinate ad una lampadina led.
In un progetto ho creato anche delle formelle per delle porte scorrevoli! Un bellissimo effetto!
Hai dei piccoli suggerimenti da dare a chi si vuole avvicinare a questa bellissima arte come hobby?
Sicuramente, bisogna munirsi di tanta tanta pazienza… il mastro vetraio che mi insegnò quest’arte mi diceva: 'Se non hai un buon taglio, non sei una vera vetraia'. E il taglio è la cosa più difficile in assoluto da imparare, occorre tanta determinazione e pazienza! Mai mollare perché i risultati poi, arrivano.
Attualmente realizzo corsi e workshop nel mio laboratorio dove insegno a realizzare piccole decorazioni per iniziare a conoscere questo materiale mutevole.