Mettere in ordine

Consigli e suggerimenti per la corretta conservazione dei cibi

Valeria Farina Valeria Farina

Mangiare 'sano' non significa solo introdurre nel nostro corpo alimenti nutrienti, vari e freschi, ma anche salutari, ovvero non alterati!

Esistono metodi diversi per conservare correttamente i cibi: metodi biologici, chimici, chimico-fisici e fisici; ma niente di complicato, ve lo assicuro. Oggi parliamo proprio di un tipo particolare di metodo fisico, e sai qual è? La temperatura.

Quante volte ti sarà capitato di non sapere come conservare un cibo, di chiederti se un alimento va in frigorifero oppure no, di non sapere se puoi ricongelare un cibo scongelato…

Effettivamente la temperatura è un punto molto delicato quando si parla di 'corretta manutenzione degli alimenti' e questo perché è uno dei principali fattori per lo sviluppo dei microrganismi patogeni.

In linea generale si può dire che il freddo blocca lo sviluppo dei batteri e il caldo il distrugge. Ma esattamente come? E quali strumenti abbiamo noi nelle nostre case?

Frigorifero

Il freddo è uno dei principali metodi di conservazione dei cibi, e il frigorifero da questo punto di vista è il nostro principale alleato. La corretta temperatura per conservare i cibi al meglio è di +4° e ormai i macchinari di ultima generazione sono tutti dotati di display esterni (per evitare abbassamento di temperatura all’apertura dello sportello) quindi è facile controllarne il corretto funzionamento. L’unica attenzione da porre, nel caso siano cibi da conservare in frigorifero, è la manutenzione della cosiddetta 'catena del freddo' ovvero il trasporto da supermercato a casa. Esistono dei sacchetti appositi che mantengono la temperatura per il tempo necessario e evitano brutte sorprese. Ma quali alimenti devo conservare in frigorifero?
Se parliamo di alimenti confezionati, la prima cosa da fare è controllare le etichette. Qui trovate le indicazioni su 'conservare in frigorifero' oppure 'conservare in frigorifero dopo l’apertura e consumare entro X giorni'. Insomma, qui non si può sbagliare.
Per tutto il resto vale il buon senso: vanno in frigorifero tutti gli alimenti freschi, le carni, i pesci, le uova e tutti gli alimenti cotti che si vogliono consumare entro 24 ore. In questo caso è importante che siano ben chiusi e confezionati.

Congelatore

Quello che facciamo quotidianamente in casa tutti noi è congelare i cibi, non surgelarli. Il surgelamento, infatti, è un processo industriale non replicabile con gli strumenti di una cucina domestica. Il freezer rappresenta, comunque, un importante sistema di stoccaggio degli alimenti, ma sei sicuro di conoscere le regole per gestire al meglio gli alimenti presenti?

  • Una volta scongelati i cibi vanno conservati in frigorifero e consumati entro 24 ore.
  • Non bisogna mai scongelare i cibi a temperatura ambiente per evitare la proliferazione di batteri, quindi effettuare sempre un passaggio in frigorifero, o al massimo, in caso di poco tempo a disposizione, uno scongelamento sotto acqua corrente fredda.
  • Una volta scongelati, gli alimenti non si possono ricongelare a meno di non 'trattarli': per esempio scongelo della carne cruda, poi posso ricongelarla una volta cotta.
  • Per congelare un cibo cotto a casa devo seguire una piccola semplice attenzione: raffreddare velocemente il preparato. Quindi travasarlo in un contenitore possibilmente basso e largo, mescolare per abbassare la temperatura e magari utilizzare un contenitore già freddo.
  • Anche nel caso dei surgelati bisogna porre attenzione alla corretta manutenzione della “catena del freddo”, quindi quando si acquistano al supermercato devo prontamente riporli in freezer per evitare anche il solo parziale decongelamento.

Fornelli o forno

Non solo il freddo, come abbiamo visto, ci aiuta a manutenere correttamente i cibi; anche il caldo è un alleato prezioso, ma per essere efficace deve raggiungere una temperatura superiore ai 60°. In questo caso, quindi, bisogna prestare attenzione a come si conservano i cibi una volta cotti perché è proprio nella fase di 'mantenimento' che si possono verificare moltiplicazioni batteriche. Come prevenirle?

  • Conservare i cibi in contenitori termici o a bagnomaria così da mantenere la temperatura nella fascia sicura (sopra i 40°).
  • Raffreddare velocemente i cibi e poi conservarli in frigorifero fino al momento del consumo con le regole viste qui sopra.

 

Ci sono poi degli alimenti che rappresentano casi a sé.

Alcuni esempi: il pollo che va cotto perfettamente per evitare il pericolo salmonella, le uova che consumate a crudo possono rappresentare un rischio, e i pesci che per essere consumati crudi vanno abbattuti a meno 20 gradi per almeno 24 ore… Ma di quelli, magari, ne parleremo un’altra volta!