Svuotare una casa piena di ricordi non è un compito insormontabile. Lasciamoci aiutare dal pragmatismo svedese di Margareta Magnusson, autrice di un libro sul ‘döstädning’ (dö in svedese è la morte e städning le pulizie) uscito in Italia con il titolo ‘L’arte svedese di mettere in ordine’ e dall’esperienza diretta di Silvia Ruffilli, consulente di organizzazione:
Il decluttering del lutto è emotivamente più impegnativo, ma le tecniche base sono le stesse. Le cose di chi abbiamo amato pesano come macigni, alla vista e al cuore: occorre farsi coraggio e cominciare a piccoli passi.
- INIZIA IN MODO ‘SOFT’
Parti dalla stanza più piccola e dalle cose che hanno poca ‘carica emotiva’: foto e souvenir meglio affrontarli per ultimi. Svuota un cassetto per volta, non pretendere di fare tutto velocemente. Elimina subito solo ciò che è danneggiato o non funziona più. È più semplice smaltire gli oggetti più ingombranti, passando poi alle cose minute. - SCRIVERE TI AIUTA
Tieni sempre a portata di mano carta e penna: scrivi ogni ricordo o riflessione suscitati dagli oggetti che man mano stai sistemando. È un gesto liberatorio che nell’immediato ti aiuterà a gestire l’inevitabile ‘nodo in gola’ e a lungo termine ti servirà per facilitare il distacco dalle cose che avrai descritto. - RICORDI DIGITALI
Per conservare un ricordo della casa, gira un video e/o scatta delle fotografie: fermerai così la memoria di un luogo in cui hai vissuto momenti indimenticabili. Noleggia uno scanner per digitalizzare foto e diapositive: quando le avrai sistemate tutte, potrai anche salvare su chiavette usb le immagini che ritraggono parenti e amici, sarà per loro un dono prezioso. - INVENTA UNA SECOND LIFE
Seleziona tutto ciò che può avere una seconda vita e vendilo online (per esempio su Subito.it) o nei mercatini: incontrare l’acquirente è importante perché ti darà la sensazione di ‘affidare’ quell’oggetto a qualcuno che lo apprezza davvero e se ne prenderà cura. Regala tutto ciò che non puoi vendere: informati sulle opportunità offerte dalla tua zona, ci sono anche cooperative come ‘Di Mano in Mano’ che si occupano dello sgombero e nei loro laboratori ridanno nuova vita agli oggetti raccolti (dando anche lavoro a persone svantaggiate). - OCCHIO ALLE TRAPPOLE EMOTIVE
Ti sembra di mancare di rispetto se non conservi tutto e continui a ripetere la frase «Ma lui/lei ci teneva tanto…»? Non cadere nella trappola del senso di colpa. Fare memoria non significa cristallizzare il passato, ma tenere vivo il ricordo: oggi quell’oggetto per te è un peso? Datti una risposta sincera e lascialo andare. - TIENI I RICORDI IN FAMIGLIA
Regala a figli e nipoti tutto ciò che desideri far restare in famiglia, aggiungendo un biglietto che racconti la storia di quel dono. Mentre passi in rassegna gli oggetti, attacca etichette con i nomi dei possibili destinatari. Puoi anche organizzare una ‘giornata del ricordo’ aperta solo ad amici stretti e parenti: lasciali liberi di scegliere ciò che preferiscono per conservare un oggetto della persona cara e metti a loro disposizione scatole e buste. - SFRUTTA GLI ‘HOTEL DELLE COSE’
Se devi sgomberare la casa in tempi rapidi puoi sfruttare i servizi di self-storage (per esempio Casaforte.it) per depositare temporaneamente al sicuro arredi e oggetti a cui non hai ancora trovato una destinazione precisa. Puoi chiedere anche il servizio di imballaggio e trasporto. - TRASFORMA SENZA PAURA
Ridipingere una vecchia credenza non significa profanare un ricordo, ma permetterle di restare con te in una forma rispettosa del tuo presente. - IN AUTONOMIA O IN COMPAGNIA?
Non c’è una ricetta valida per tutti: c’è chi ha bisogno di fare ordine con un’altra persona di supporto, c’è chi invece preferisce restare da solo per poter decidere in autonomia e non farsi confondere dalle opinioni altrui. Dopo i primi giorni di lavoro, capirai a quale gruppo appartieni: in ogni caso non temere di chiedere aiuto perché il decluttering del lutto è comunque un compito molto pesante. - ALLEGGERISCITI
Non accumulare oggetti, vendi o regala il superfluo, tieni in casa solo ciò che ti piace davvero: uno stile di vita ‘leggero’ è un regalo prezioso per noi stessi (da farsi molto prima di morire!), ma anche per gli eredi che non dovranno sgombrare stanze, soffitte e cantine da oggetti spesso inutili. L’autrice Margareta Magnusson trova utile immedesimarsi in un antico vichingo che viene seppellito insieme ai proprio averi: se immaginando la scena ti rendi subito conto che ti occorrerebbe una tomba grande quanto una piscina olimpionica… è arrivata l’ora di metterti al lavoro!