Probabilmente ciò non potrebbe essere se prima di Dorothee Becker non ci fosse stata la lezione di libera appropriazione dello spazio indagata e dettata dagli Eames. Oggetto multi accessoriato ma monocromatico e di forme tonde, immagine speculare di un cervello che cerca ordine e allineamenti e nel farlo si diverte, in una azione-reazione tipica di tutta la psicologia di quegli anni.
Un’icona, insomma, non urlata, non allegorica, non ammiccante. Perché ‘giocare è una cosa seria’, come avrebbe detto Bruno Munari anni dopo...
Mio padre aveva una drogheria e un negozio di foto [...], c’erano un’infinità di cassetti pieni di cose in attesa di essere scoperte, tra cui un portaoggetti da parete in tessuto cerato pieno di tasche. Ho utilizzato quell’idea per realizzare il mio contenitore. Dorothee Becker
designer: Dorothee Becker
produttore: Vitra
prezzo: € 349 Uten.Silo I e € 289 Uten.Silo II
progettato nel: 1969
idea: un contenitore da parete. Uten.Silo I ha 32 tra tasche, ganci e clip.
materiali: struttura e tasche in Abs, ganci in metallo placcato nickel.
varianti: è disponibile in bianco, nero e rosso;
due versioni: Uten.Silo I (1969) e Uten.Silo II (1970).
curiosità: Dorothee Becker è stata la moglie di Ingo Maurer, il poeta della luce. Uten.Silo fu prodotto dalla Design M di Maurer. La produzione fu interrotta nel 1980, per essere poi ripresa da Vitra nel 2002.
Lo sapevi che: Il nome della prima versione di Uten.Silo era ‘Wall-all’, vale a dire ‘tutto a muro’. Un nome molto azzeccato...