Avresti mai pensato di mixare un décor orientale con un classico dichiaratamente francese come la Toile de Jouy? No? Neanche noi! Poi è arrivata la tavola di Silvia Perrotta e abbiamo preso spunto: il colore, da solo, riesce a legare gli stili più impensati! Ancora più bello, però, è il messaggio di Silvia: «Questa mise en place è ispirata da un desiderio di pace. Bisognerebbe che tutti guardassimo il futuro nell’ottica della fratellanza e dell’integrazione».
I consigli di Silvia Perrotta
- Melting pot. Scegli pezzi che si ispirano ai motivi decorativi tradizionali d’Oriente e accostali ad altri di segno occidentale: Toile de Jouy (perché non nei tovaglioli?) ma anche porcellane inglesi, di Sèvres e Limoges, porcellane di Meissen... La scelta è tua!
- Uniforma con il colore. Punta su due nuance ’strong’ e ripetile su tutto: piatti, ventagli, brocche, fiori, tovaglioli, teiere e cristalli.
- Questione tovaglia. L’apparecchiatura giapponese non la prevede. Se la preferisci, opta per la tinta unita, o per un runner.
- Doppie posate. Metti a disposizione dei commensali sia le posate sia le bacchette.
- Ciotole e ciotoline. Per servire il riso e la zuppa, sottaceti e salsa di soia. Anche le pietanze devono combinare ingredienti di diverse tradizioni culinarie.