La parola d’ordine della nostra lettrice Virna Lo Porto è ‘informalità’: «Mi piace aprire gli armadi e mescolare le carte, utilizzare tutto, anche l’argenteria, quella che mi avevano regalato per le nozze e che sarebbe rimasta inutilizzata se non l’avessi accostata a posate di legno rustico, oppure a intrecci di rattan, vimini e paglia» racconta.
Se l’argenteria non c’è, però, puoi sempre optare per metalli e superfici specchiate, come quelli che ti consigliamo in shopping list. E i tovaglioli? Virna predilige le rouches, ma non è certo vietato un mix&match di orli arricciati, frange e smerli di ogni tipo, che arricchisce il blu con tocchi di rosa, pervinca e verde.
I consigli di Virna Lo Porto
- Mixa chic e rustico. I sottopiatti in argento erano dei reperti archeologici di casa: regalati con la lista nozze, non erano mai stati usati fino a che non li ho inseriti in tavole informali. Convivono benissimo con le posate di legno o i legatovaglioli in stile boho!
- Portatovaglioli handmande. Li realizzo io con la tecnica dell’uncinetto, partendo dall’anello per tende che si compra in merceria. Incastrati nella composizione di fiori, formano un motivo di petalo su petalo.
- Componi il verde. Senza utilizzare vasetti, adagiandolo direttamente sul tavolo: anemoni, ranuncoli, giacinti e pampas lilla troveranno l’incastro perfetto se alterni il verso e li congiungi al centro.
- Punta sul vintage. La tovaglia ha 25 anni ed è una fiandra che vestiva il mio tavolo di nozze, i piatti invece sono dei Ginori del 1970 appartenuti a mia madre.