Giardinaggio

Alla scoperta delle ‘flower farm’ italiane

Sara Malaguti

Sara Malaguti  •  Flowerista

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In Italia esistono luoghi speciali per gli appassionati di fiori, dove è possibile andare alla scoperta di nuove specie floreali, acquistare direttamente dal produttore e mettersi alla prova con workshop ed eventi.

Fondate sulla filosofia Slow Flowers, le flower farm in Italia nascono come aziende agricole a tutti gli effetti, ma sono dedite in particolare alla coltivazione e alla raccolta di fiori a km zero, seguendo i ritmi stagionali.
Lo scopo principale è l'ecosostenibilità nella coltivazione, con conseguente abbandono di ogni prodotto chimico per la cura dei fiori, prediligendo la biodiversità. Anche la stagionalità è un aspetto fondamentale, che ha portato alla riscoperta di specie autoctone spesso dimenticate, utili invece per comporre bouquet in ogni periodo dell’anno.

Ciascuna azienda agricola è diversa, ma ciò che le accomuna è che non vengono offerti solo fiori freschi recisi a km zero, ma una serie di servizi aggiuntivi, tra cui allestimenti di eventi, progettazione di aree verdi, workshop, consegna di fiori insieme ad altri prodotti agricoli stagionali o servizi in abbonamento per avere in casa un angolo sempre fiorito.

In Italia, nel gennaio 2019, è nato il collettivo Italian Flower Farmers, intorno a cui si sono riunite sei flower farm del nord Italia: Olga’s Flower Farmer, Il Casale Denari, Cascina Brontola, Victoria Urban Flower Garden, Mirta Flower Farm e Viale Flower Farm.

La particolarità? Sono tutte gestite da donne, giovani e motivatissime.
Per iniziare hanno deciso di dar vita a un account Instagram, che racconta il dietro le quinte di questa attività nobile e difficile allo stesso tempo:
@italian_flower_farmers è il loro canale preferenziale dove fare squadra e raccontare un mestiere e un prodotto nuovi per il mercato italiano... i fiori sostenibili!

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