Olga non ha paura di svegliarsi all’alba, né degli insetti, né della burocrazia doganale, che a volte blocca i suoi preziosi bulbi alla frontiera. Non ha avuto paura nemmeno di chiamare ‘Olga’s Flower Farm’ la sua azienda agricola che coltiva fiori a km zero a Erba (CO), sebbene in Italia qualche anno fa, questa parola fosse quasi sconosciuta. Oggi è diverso, il suo progetto ha fatto strada e intorno a lei c’è una rete di produttori (o meglio, produttrici) che come lei hanno deciso di investire sul mercato del fiore reciso, superando il concetto di vivaio e aprendosi alle visite del pubblico, alla vendita diretta dei bouquet, ai workshop e agli eventi.
Ma c’è anche una rete di fioristi che da lei acquistano varietà antiche. La presa di coscienza che anche i fiori contribuiscono a incrementare l’inquinamento, sia per l’uso intensivo di pesticidi sia nei passaggi da un paese all’altro, è cosa recente. Una coltivazione del fiore a km 0 vuole venire incontro anche a queste esigenze. Olga ogni tanto ha paura della grandine, del sole cocente, del vento troppo forte, questo sì. Ma quando si tratta di rimboccarsi le maniche e andare tra i filari di dalie «a vedere come stanno, non c’è paura o stanchezza che tenga», dice: «La soddisfazione è immensa».
Con lei si può partire dalla scelta dei fiori direttamente nel campo e poi realizzare sul posto la composizione. Inutile dire che la durata del mazzo in questo modo raddoppia.
Occorrente
- flox
- physocrpus
- dalie
- heuchera
- kenzan*
- zinnie
- cosmos
- amaranto
- digitalia
Come si fa
- La scelta della palette colori comincia dal campo, e le dalie sono le regine di questa stagione. Scegli il fiore protagonista e prosegui per accostamento: se un fiore è stonato rispetto a quello che hai già in mano, non raccoglierlo.
- Prepara la ciotola. Quella usata da Olga ricorda il design giapponese, ma ogni altra forma va bene, purché sia abbastanza larga da ospitare il kenzan.
- Posiziona il kenzan, versa l’acqua nella ciotola e inserisci per prime le foglie di heuchera.
- Lateralmente metti un fiore a spiga, nel nostro caso la digitalis. È sempre bello che uno di questi di fiori a spiga, fiero e vigoroso, svetti dalla composizione.
- Procedi per piccoli gruppi omogenei per portamento o altezza, per esempio con i ricadenti come i flox. Dall’altra parte, diametralmente opposta, ci sarà l’altro ricadente, ovvero l’amaranto.
*kenzan: è il tipico supporto giapponese usato per l’ikebana, un basamento circolare di piombo del Ø di circa 8 cm dal quale fuoriescono piccoli aghi inclinati a 45°, in cui vengono infilati i fiori.
Si compra su Amazon e costa da 7 euro fino a 20 circa; esistono anche set da 3 o 4 di forme diverse, rotonde, ovali e rettangolari.