Sebbene sia fondamentale conservare giardini e piante, elementi naturali indispensabili per la lotta all'inquinamento, ci si può imbattere in un albero le cui condizioni critiche spingano all’abbattimento.
Tutto dipende dalle dimensioni e dal valore arboreo della pianta. In ambiti privati, non si può abbattere ed è sempre necessaria l'autorizzazione del Comune se la circonferenza del tronco è superiore a 78,5 cm con un diametro maggiore di 25 cm. Vediamo quali sono le regole da seguire!
In condominio
L’abbattimento degli alberi condominiali, di proprietà di tutti i condomini, costituisce un’innovazione secondo il codice civile, e pertanto la decisione può essere presa soltanto all’unanimità dell’assemblea condominiale.
- Prima di procedere con i lavori, l'amministratore deve compilare una richiesta da depositare negli uffici preposti del Comune di residenza.
- Il Comune ha il diritto di richiedere le motivazioni particolari ed effettuare sopralluoghi per comprendere meglio la situazione, inviando un agronomo che, in veste di tecnico, possa effettuare una perizia.
- Nel caso in cui il Comune, trascorsi 30 giorni, non rilasci alcun documento a scopo di autorizzazione, il taglio è concesso in base al silenzio/assenso.
E se un condomino è contrario?
-Se ritiene opportuno opporsi all’abbattimento dell'albero, dovrà inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno o una email mediante PEC (posta elettronica certificata) all’amministratore del condominio e al Municipio, indicando in maniera chiara il proprio parere contrario. Qualora le sue motivazioni non vengano rispettate, il condomino può adire alle vie legali chiedendo il risarcimento del danno in sede civile.
Giardino privato
Vale la stessa regola: informarsi prima presso il Comune di residenza. Quindi attenzione ai tagli 'improvvisati'! Si rischiano sanzioni piuttosto salate!