Il Sacro Bosco di Bomarzo, ideato dall’architetto Pirro Logorio, rappresenta uno dei migliori esempi di Manierismo in Italia risalente al XVI secolo. Fu commissionato dal Principe Pier Francesco Orsini, detto Vicino, per dare sfogo suo dolore dopo la morte della moglie Giulia Farnese.
La particolarità del giardino è l’assenza totale di un ordine geometrico definito o di un disegno architettonico alla base della costruzione; soltanto l’acqua, in passato, era presente per individuare il percorso da seguire, mentre ora il tutto è ovviamente corredato da informazioni supplementari.
Dopo quasi cinque secoli dalla sua costruzione, il Sacro Bosco di Bomarzo non ha ancora ricevuto un’interpretazione che possa affermarne con certezza il motivo della sua costruzione: tutto è legato al mistero, come se il committente e l’architetto avessero voluto creare un luogo dove ognuno può far viaggiare la propria fantasia e dare una libera interpretazione alle numerosissime sculture di creature misteriose che attraversano il parco.
Alcune iscrizioni che accompagnano le statue lasciano intuire alcuni rimandi alla letteratura, ma dopotutto il messaggio sembra ben chiaro: una delle iscrizioni recita infatti: 'Tu che vieni in questo luogo, raccogliti, e dimmi se queste meraviglie sono illusioni o arte'.
Tra illusioni, mistero e fantasia, anche una fitta vegetazione rigogliosa trova il suo spazio, accompagnando il visitatore alla scoperta del Bosco, tra alberi secolari e specie rare. La natura ha un ruolo chiave nella costruzione del Sacro Bosco, poiché contribuisce alla percezione di trovarsi racchiusi in un luogo magico, estraneo alla realtà.
Tutte le informazioni utili per organizzare la visita al Sacro Bosco di Bomarzo sono disponibili qui.