In botanica questo tipo di piante si chiamano “succulente”, perché i loro tessuti sono impregnati di acqua, per cui hanno un aspetto... molto ‘carnoso’ e un po' cicciotto!
Nel fusto delle piante succulente ci sono dei capienti vacuoli (organuli cellulari presenti delle cellule vegetali) dove l’acqua e le sostanze nutrienti rimangono immagazzinate diventando dei veri e propri serbatoi che rilasciano l’acqua nei momenti di siccità.
Per questa caratteristica è più corretto definire le piante grasse come piante succulente, in quanto hanno trasformato nel tempo i loro tessuti (foglie, fusto, radici) per adattarli a sopravvivere a lunghi periodi di siccità e per contenere una grande quantità di liquidi.
E l'acqua non è... grassa! 😉