Non tutte le piante hanno le stesse esigenze. Per alcune le nebulizzazioni sono necessarie, per altre potrebbero essere fatali... Scopri alcune dritte per ricreare il giusto grado di umidità.
Piante che richiedono la nebulizzazione
Sono le specie come filodendri, spathiphyllum, felci, fittonie, asparagine ma anche anthurium, croton, pilea, begonia, dracena, syngonium e la schefflera.
Piante che non la tollerano
Sono le varietà che presentano una lieve peluria sulle foglie (fogliame tomentoso), come quello di saintpaulia o gynura, e le cosiddette piante grasse che andrebbero incontro a fenomeni di marcescenza. Per garantire la giusta umidità ambientale a queste piante, si consiglia di collocare una ciotola con dell’acqua nei pressi dei vasi e raggrupparle tra loro senza ammassarle.
Come si fa
Usare uno spruzzino preferibilmente con acqua piovana o demineralizzata, per evitare che si formino quelle antiestetiche macchie bianche di calcare sulla lamina fogliare. La nebulizzazione deve avvenire intorno alle chiome delle piante, senza bagnare eccessivamente le foglie e mai i fiori! Questa operazione va fatta preferibilmente al mattino evitando poi di esporre le piante ai raggi solari davanti alle finestre.
Con quale frequenza
L’acqua può essere vaporizzata anche tutti i giorni, sia d’estate per proteggerle dal caldo eccessivo o dall’azione deumidificante del condizionatore sia d’inverno quando i riscaldamenti sono accesi e l'aria risulta molto secca.