Fiore semplice dal significato complesso, l’Aster è il simbolo della pazienza e anche un potente talismano d’amore: rappresenta la creatività, il genio e la voglia di sorprendere!
Proprio quando le giornate si accorciano e l’estate si avvia verso il suo malinconico epilogo, ecco che compaiono i lucenti Aster, piante dall’inestimabile valore, con la loro inattesa massa di capolini floreali che ricordano, come annuncia il loro nome, tante piccole stelle.
Gli Aster sono i fiori più vivaci della tradizione campestre, parenti di gerbere e margherite, che i nonni usavano piantare nell’orto e le nonne coglievano a mazzetti per rallegrare le giornate. Amatissimi Oltremanica, la paesaggista Vita Sackville-West li definiva addirittura indispensabili, oggi la fama degli aster è oscurata da fiori più alla moda (dipladenie, anemoni, surfinie), ma meriterebbero di essere coltivati ovunque, perché sono robusti e facili nelle bordure e roccaglie e nei giardini spontanei. E diventano una risorsa per farfalle e impollinatori, che suggono l’ultimo nettare prima dello stop invernale.
Sono centinaia le specie di Aster, le più diffuse sono però quelle varietà orticole ibride (ottenute da una manciata di specie) ribattezzate ‘settembrini’. In realtà fanno la loro comparsa già in agosto, anche se il loro periodo magico è qualche settimana più in là, quando accendono il giardino d’autunno insieme alle flessuose e dorate graminacee ornamentali. Mai binomio fu più azzeccato.