Di solito, le spose che scelgono di sposarsi in primavera hanno un’estetica delicata, che predilige le tinte tenui dei verdi chiari, le sfumature del bianco crema e del rosa... una tavolozza di colori appena accennati, romantici, naturali.
La primavera offre un’abbondanza di alberi ed arbusti fioriti. Ed è questo il motivo per cui, per realizzare questo matrimonio primaverile celebrato in una chiesetta fuori città, ho scelto di utilizzare fronde e rami, valorizzando sia la loro parte verde sia quella fiorita. Ho scelto più arbusti fioriti che fiori recisi veri e propri: Spirea Arguta, l’elegante Pieris Japonica dai fiori a campanula, i grappoli di Lillà (Syringa Vulgaris) e il Viburnum Opulus Roseum, dai fiori tondeggianti. Di conseguenza, anche il bouquet rispecchia un’eleganza romantica e senza sforzo, non troppo spettinata.
Un mazzo piccolo, discreto, delicato, una bellezza che non ama strafare e in piena tendenza con le proposte floreali di quest’anno. A volte è facile pensare che alcuni stili floreali che sono sempre di moda siano banali... io non la penso affatto così. Anzi, rispecchiano la stagione e le meraviglie che ci regala. Le mode fanno proposte audaci, ma la cosa più importante è trovare uno stile che ci rispecchi e ci dia gioia. Per questo è importante affidarsi a noi professionisti: sapremo sempre trasmettere nel modo migliore il vostro gusto e il vostro ‘racconto’, anche nel giorno più speciale!
Il tocco Hanami
Le bottoniere: tutte diverse, con gli stessi fiori presenti nel bouquet, e legate da un nastro di seta un po’ stropicciato, in stile casa di campagna d’altri tempi.