Il corpo ‘a maccherone’, come lo definiva ironicamente Achille stesso, è una trovata geniale per aiutare la lampada a disperdere il calore della fonte luminosa. Proprio come le alette di raffreddamento di un motore! Nata ‘sbagliata’ perché pensata in materiale plastico, che si riscaldava, è poi diventata un’icona del design, presenza obbligata nei salotti più eleganti di tutto il mondo.
L’ispirazione nasce dai fari orientabili usati dai militari della Seconda Guerra Mondiale, oggetti però pesanti e in metallo. I Castiglioni idearono un diffusore invisibile che, ruotando sul supporto circolare senza alcun fissaggio, consente di dirigere la luce riflessa dove si vuole. Dal 2010 Flos ha sostituito la lampadina a incandescenza con una nuova sorgente Led, risolvendo la questione del surriscaldamento, e dal 2016 ha introdotto anche la versione con diffusore in PMMA.
È considerata la Mercedes delle lampade, un simbolo di successo: forse perché ha quella base che sembra una colonna. L’abbiamo fatta così non certo pensando al prestigio, ma per creare una superficie di raffreddamento. [Achille Castiglioni]
Designer: Achille e Pier Giacomo Castiglioni (Milano, 1918-2002 / 1913-1968)
Produttore: Flos
flos.com: € 2.700 con diffusore in vetro e € 1.590 con diffusore in PMMA (ø cm 49,5x64,5h); € 1.100 Taccia Small, diffusore in vetro (ø cm 37,3x48,5h)
Progettata nel: 1962
Idea: creare una lampada da tavolo che emani luce indiretta e non abbagli.
Materiali: riflettore in alluminio, diffusore in vetro soffiato o in PMMA, corpo in alluminio estruso verniciato in nero, argento o bronzo.
Segni particolari: il diffusore è orientabile, in tutti i modelli. Semplicemente appoggiato sul corpo della lampada... è da maneggiare con cura!
Lo sapevi che... La struttura ondulata che ricopre il corpo della lampada impedisce la fuoriuscita della luce dalla base ed evita il contatto con la superficie, che le lampadine a incandescenza surriscaldavano.
Felici ripensamenti. I Castiglioni progettarono Taccia nel 1958, prevedendo un diffusore in materiale plastico. Soltanto in fase di prototipo si resero conto che la plastica reagiva con il calore. Nel 1962 la ripensarono in vetro, mettendola in produzione con la neonata Flos di Dino Gavina e Cesare Cassina.