Con la sua forma ispirata a un carciofo, la sospensione ideata dal danese Poul Henningsen produce un’illuminazione diffusa che non abbaglia: da qualsiasi angolazione la si guardi, la fonte di luce resta nascosta e la lampada è una scultura! Perciò l’idea ha fatto scuola...
Con la Artichoke Poul Henningsen continua la ricerca cominciata negli Anni ’20 con il modello PH che aveva progettato per rispondere a una richiesta di sua madre che sognava una lampada che donasse una luminosità diffusa ma senza abbagliare.
Elaborando il concetto della PH, qui ci sono 72 foglie in metallo trapezoidali organizzate su 12 cerchi in acciaio che ‘avvolgono’ la lampadina amplificandone e scaldandone la luce ma nascondendone la vista da qualsiasi angolazione la si guardasse.
Questo risultato del tutto innovativo e al tempo incredibile ne ha fatto un’icona che ha ispirato tante lampade nate da allora fino a oggi: realizzate in materiali completamente diversi, dal legno, alle lamine di policarbonato fino alle lenti prismatiche, hanno tutte la comune caratteristica di creare un’illuminazione diffusa brillante ma non abbagliante. Perfette per essere protagoniste e impreziosire l’ambiente in cui sono inserite.
ARTICHOKE
designer: Poul Henningsen
anno: 1958
Formata da lamelle orientate verso il basso che la fanno assomigliare a un carciofo, nacque quando a Poul Henningsen venne chiesto dal ristorante d’avanguardia Langelinie Pavilion di Copenhagen di realizzare un lampadario esclusivo. Prodotta da Louis Poulsen, oggi esiste in 4 taglie e in 7 varianti di colore.